Casa della Donna: "L'avvocata Gugliotta non è mai stata avvocata del centro antiviolenza"
La Casa della Donna smentisce un quotidiano locale che aveva pubblicato l'intervista all'avvocata Gugliotta in cui affermava di essere legale del Centro antiviolenza della Casa della Donna e accusa il sindaco Conti di non aver mai stabilito rapporti con loro
Questo il comunicato integrale
Elezioni amministrative, Casa della donna “basta strumentalizzare la violenza sulle donne”
Dopo la pubblicazione sulla Nazione di un articolo dal titolo “L’avvocato della Casa della donna: Corro per Conti, sindaco concreto”, la Casa della donna entra nell’agone politico e lancia un appello a stampa e candidati/e: “basta distorcere le notizie a puri fini elettorali e strumentalizzare temi importanti come la violenza sulle donne. Chiediamo correttezza e responsabilità a chi ha il compito di informare la cittadinanza e si candida a governare la città”, dichiara Carla Pochini, presidente della Casa della donna. “Quanto riportato nel titolo e nel testo dell’articolo della Nazione è falso e prodotto di pura propaganda e ne chiediamo l’immediata rettifica. Maria Concetta Gugliotta, l’avvocata citata nell’articolo, non è mai stata un'avvocata del nostro centro antiviolenza ma – continua Pochini - a lei si sono rivolte alcune donne poi seguite dal nostro centro, così come accade spesso e i contatti con lei si sono limitati ad un numero esiguo di donne che si sono rivolte al suo studio e poi al nostro centro. Collaboriamo ogni giorno con legali esterni alla nostra Casa, che pur occupandosi di violenza, sono altro rispetto al nostro team di avvocate”.
Le attiviste della Casa della donna precisano, inoltre, che quanto propone Gugliotta nell'intervista, ovvero la creazione di uno sportello antiviolenza presso il Comune, “può sembrare utile solo a prima vista, nei fatti è una proposta debole e confusiva, dal momento che a Pisa opera da 30 anni un centro antiviolenza accreditato”.
Non solo. Dalla Casa della donna sottolineano come in più occasioni questa Giunta e il Sindaco Conti si siano distinti per posizioni su violenza e diritti delle donne che reputano assai discutibili.
“Vogliamo ricordare – sottolinea Giovanna Zitiello, coordinatrice del centro antiviolenza della Casa della donna - che il sindaco Conti all’inizio del suo mandato ha nominato assessore alla cultura Andrea Buscemi, accusato di stalking da una donna seguita per anni dal nostro centro antiviolenza, e che solo dopo una lunga battaglia portata avanti dalla Casa della donna, con raccolta di 50mila firme e numerosi presidi sotto il Comune, l'assessore si è poi dimesso dal suo incarico. Tuttavia rimane pendente la denuncia di Buscemi contro la nostra presidente e la promotrice della raccolta firme Elisabetta Vanni. In questi cinque anni – continua - non solo il sindaco Conti e la sua giunta non hanno stabilito rapporti con la Casa della donna, ma più volte hanno fatto scelte che invece di rafforzare hanno indebolito le politiche cittadine a sostegno delle donne e contro la violenza di genere: dall’uscita del Comune dalla Rete Ready contro l’omolesbotransfobia, al fantomatico progetto C’è Luisa, di cui abbiamo visto solo qualche adesivo e di cui non sono stati pubblicati né costi né risultati. Poi l’annuncio di una casa per padri separati, assolutamente inutile e strumentale senza un’analisi sul numero di padri separati e di madri separate capofamiglia in stato di bisogno. Infine la non adesione all’Accordo di programma e quindi la mancata realizzazione di percorsi nelle scuole contro gli stereotipi di genere. Il contrasto alla violenza non si fa con azioni spot e mal pensate ma con interventi strutturali che si inseriscono nel sistema territoriale di prevenzione, protezione e sostegno delle donne. Questa – conclude Zitiello - è la sola politica davvero efficace per aiutare le donne che sono in difficoltà e vivono situazioni di violenza e in questi cinque anni non è stata affatto la politica dell’amministrazione Conti”.