Cascina, è boom di nuove imprese
Di contro a Buti si registra il record di chiusure
Dai dati pubblicati la scorsa settimana dalla Camera di Commercio di Pisa, nei quali risulta un segno positivo nella dinamica imprenditoriale, spiccano due comuni della nostra provincia che hanno avuto risultati contrastanti: se da una parte Cascina sorride con un saldo di +53 imprese fra aperture e chiusure, dall’altra a Buti si registra un segno negativo abbastanza importante (-12) soprattutto se rapportato alla dimensione del territorio.
CASCINA Nella ex città del mobile c’è stato un vero e proprio boom, un saldo positivo di 53 imprese che non può far passare inosservato il dramma che alcune tipologie di impresa stanno vivendo. Il -14 fatto registrare dal commercio al dettaglio è sintomatico di un disagio delle “botteghe” che si protrae da tempo e che è sotto gli occhi di tutti anche facendo una passeggiata in Corso Matteotti (ma anche sulla Via Tosco Romagnola) e vedere i tanti, troppi fondi sfitti; a questo c’è da aggiungere il -5 fatto registrare anche dalla ristorazione Ma se la città piange, la campagna non ride con le aziende agricole che hanno registrato una contrazione di 5 unità. Ma allora il saldo finale da quale settore trae la spinta per arrivare al segno positivo? In primis dalle attività che si occupano di “lavori di costruzione specializzati” che salgono di 23 unità, dalle attività di riparazioni computer (e quindi smartphone) che salgono di 4, ma soprattutto da un +56 di imprese che non hanno una classificazione distinta, ma che hanno scelto il comune di Cascina per la loro attività, vuoi per il bacino di utenza, vuoi per la buona disponibilità di infrastrutture e anche di vicinanza al capoluogo.
BUTI nel paese arrampicato sul versante orientale del Monte Serra il -12 è figlio di un calo generalizzato in tutti gli ambiti. A fronte di un saldo positivo nelle “imprese non classificate”, si contrappone il segno meno anche qui più marcato nel commercio al dettaglio e nelle attività immobiliari (-3), ma anche nel commercio all’ingrosso, nel settore dei mobili artigianali e nell’attività di ristorazione (-2).
Ricordiamo che il 2021, nell’intera provincia di Pisa si è chiuso in ripresa rispetto ai due anni precedenti. Il tasso di crescita ha segnato +1,09% pari, in valore assoluto, ad un saldo di +476 aziende, tra iscritte e cessate. Nel confronto con altri territori, Pisa mette a segno un risultato lievemente migliore rispetto all’intera regione Toscana che cresce del +1,01%.