Cascina 2020. Ricomincio da tre: CascinaOltre da sola alle elezioni
A pochi mesi dalle elezioni amministrative, a Cascina, nel centrosinistra, si preprano qalla bagarre tre diversi candidati a sindaco: Michelangelo Betti, Fabio Poli e quello (ancora sconosciuto) di CascinaOltre
Come sempre accade nei rapporti, in quelli che finiscono male, qualcuno resta con il cerino in mano.
Dopo lunga concertazione, dopo avere avviato un piano di confronto nello scorso settembre, CascinaOltre, la formazione che era nata per coalizzare, mettere insieme tutte le anime del centrosinistra cascinese, ha deciso.
Andrà da sola alle elezioni, con un proprio candidato a sindaco (le solite voci di corridoio parlano sempre più insistentemente di Cristiano Masi) e in alternativa all'alleanza appena sancita tra Partito Democratico e la lista di Bice Del Giudice "PerVoi" (candidato designano Michelangelo Betti), e alla lista che sosterrà nella corsa al municipio il socialista Fabio Poli (con dentro Movimento Cinque Stelle, Partito Socialista e alcune personalità della sinistra cascinese).
Questo di seguito il comunicato integrale inviato da CascinaOltre.
CascinaOltre, “La coerenza paga il prezzo più alto, ora avanti con ancor più decisione"
Ormai da quasi un anno Cascina Oltre aveva intrapreso una faticosa strada per unificare tutte le forze democratiche, antifasciste e progressiste sotto una grande coalizione che avesse la forza di poter superare la stagione fallimentare della destra cascinese e populista.
Coerentemente con la nostra visione iniziale, chiedevamo a tutte le forze politiche in campo di fare un passo indietro, di valorizzare le belle esperienze che hanno in questi anni fatto da argine alle derive populistiche e alle ricette di odio. Chiedevamo a tutti un bagno di umiltà e maggiore democrazia partecipata.
Abbiamo atteso, abbiamo sperato, abbiamo anche subito abbandoni al nostro interno per promuovere uno spirito di coalizione.
Senza ripercorrere ogni singolo passaggio, ogni discorso e ogni silenzio dei nostri interlocutori, ci siamo dovuti trovare a prendere atto che una volontà di partecipazione democratica reale, e non solo enunciata, non pare possibile a Cascina, dove logiche di correnti dominano ancora la scena.
Ieri sera il PD, dopo tutti gli atti unilaterali sin qui condotti, ha scelto nuovamente di non scegliere la partecipazione dei cittadini alle scelte politiche del territorio, regalando a tutti l’ennesima pagina di politica con la “P” minuscola.
Cascina Oltre ha l’imperdonabile responsabilità politica di essere coerente con una idea di democrazia che parta dal basso e che con i cittadini costruisca un patto di lealtà e trasparenza.
Il detto meglio soli in Politica non vale, eppure oggi ci troviamo costretti a ricorrervi: soli nella coerenza, soli nella volontà di intercettare quella società civile, quella Cascina che non vede nelle diversità il Diverso, ma un valore culturale di crescita, che vede nelle scuole non staccionate da tinteggiare ma la palestra stessa della coscienza civica delle nuove generazioni.
Non abbiamo, finora, designato un nostro candidato, con la speranza, nutrita fino all’ultimo, che fosse possibile riunire una coalizione di centrosinistra più ampia possibile. Questa coalizione, oggi dobbiamo prenderne atto, non esiste più.
Proprio per questo, il nostro progetto, aperto ed inclusivo, non si arresta qui.
Abbiamo il dovere di continuare a rappresentare chi, in questi mesi, ci ha dimostrato un sostegno sempre più ampio e trasversale, e di riaffermare con convinzione le nostre idee e la nostra volontà di andare oltre, anche attraverso una proposta plurale, civica e innovativa capace di riunire tutte le forze e le anime del centrosinistra, politico e civico.