A Cascina 40mila euro per la digitalizzazione
Si tratta del progetto "carta-byte" per digitalizzare le documentazioni negli archivi
L’amministrazione comunale di Cascina si è aggiudicata un finanziamento regionale di 40.000 euro nell’ambito del progetto “Carta-byte”, con l’obiettivo di digitalizzare la documentazione conservata negli archivi, in particolar modo quella inerente il governo del territorio. Il Comune ha presentato un progetto per la digitalizzazione di pratiche dell’urbanistica e dell’edilizia privata. Obiettivo di tutti i progetti la semplificazione nella gestione delle pratiche e un miglioramento nella risposta ai cittadini e ai professionisti. «L’ottenimento di questo ulteriore finanziamento – sottolinea il sindaco Michelangelo Betti – non fa che confermare la capacità di questa amministrazione comunale di intercettare risorse extra bilancio. Risorse che da una parte serviranno a riqualificare il nostro territorio, e penso per esempio ai numerosi fondi Pnrr, dall’altra a renderlo più al passo con i tempi».
«L’obiettivo principale del progetto – spiega Irene Masoni, assessora all’urbanistica e all’edilizia – è quello di creare un archivio elettronico di facile consultazione per tutti gli utenti, con reperimento immediato dei documenti attraverso chiavi di ricerca, oltre alla loro riproduzione parziale o integrale. È necessario portare in digitale tutte le pratiche presenti in archivio per velocizzare la consultazione e l’ottenimento di copie. Il percorso di digitalizzazione delle pratiche del settore tecnico riguarderà in questa fase il settore Urbanistica, in un momento particolarmente importante visto l’imminente avvio del procedimento del nuovo piano operativo».
La Regione Toscana ha creduto fortemente in questo progetto, come sottolinea Stefano Ciuffo, assessore con deleghe alle infrastrutture digitali e ai rapporti con gli enti locali. «Come Regione abbiamo investito risorse importanti in un campo che non era stato minimamente considerato dal Governo attraverso il piano nazionale di ripresa e resilienza. Sono arrivati progetti da moltissimi Comuni, a dimostrazione del fatto che Carta-byte ha suscitato interesse e toccato un ambito di grande attualità».
Anche l’amministrazione comunale punta molto sulla digitalizzazione per rendere più accessibili tutti i servizi. «Il nostro Comune – conclude Claudio Loconsole, assessore alla digitalizzazione e innovazione – è uno degli 8 della Provincia di Pisa che riceverà un finanziamento per la digitalizzazione degli archivi. Per la digitalizzazione completa degli archivi di edilizia privata serviranno ulteriori finanziamenti, ma il progetto ‘Carta-byte’ rappresenta sicuramente un punto di partenza importante per la transizione al digitale, processo che il Comune di Cascina ha avviato in modo deciso con questa amministrazione con il passaggio al cloud di molti servizi e l'attivazione di sportelli digitali». Attualmente il Servizio Urbanistica conserva nei propri archivi gran parte della documentazione relativa alla pianificazione territoriale, compresi i piani attuativi e i più recenti piani di settore; il progetto è quello di iniziare da questi documenti la digitalizzazione degli archivi cartacei in modo da renderli disponibili alla consultazione sia degli uffici comunali che agli utenti esterni che ne avessero la necessità. Il Servizio Urbanistica dispone di una articolata documentazione a partire dal “Piano Regolatore e di Ampliamento” del 1924, per poi passare ai primi tentativi di Piano Regolatore Generale degli anni Sessanta (solo adottati e mai approvati), al primo P.R.G. approvato del 1975 che è rimasto in vigore fino al primo Piano Strutturale del 1997 e al primo Regolamento Urbanistico adottato nel 1999 e approvato nel 2000 con le sue successive varianti di reiterazione del 2005 e del 2014. Sono poi presenti in archivio una parte dei vecchi Peep degli anni ’70 e tutta una serie di Piani Attuativi a partire dalla vigenza del primo Regolamento Urbanistico (2000) consistenti in circa 150 pratiche. I costi totali del progetto ammontano a 44.081 euro, di cui 40.000 a carico del finanziamento regionale e gli altri 4.081 a carico dell’amministrazione comunale.