Cascina, al mercato settimanale la ripresa non si vede
Se qualcuno comincia a parlare di segnali di ripresa a livello nazionale, gli operatori del mercato di Cascina sembrano non essere d’accordo.
A contribuire al clima di generale di pessimismo, anche le condizioni metereologiche che, negli ultimi tempi, non hanno certo favorito la consueta passeggiata del giovedì mattina. E poi le tasse, sempre troppo alte e distribuite in modo non equo, creando una concorrenza sleale da parte di aziende straniere con prodotti importati di scarso pregio.
I commercianti hanno dovuto adattarsi, comprare meno e comprare meno costoso, purtroppo a volte a scapito della qualità. “Ma è quello che ci chiedono”, rispondono amareggiati.
Un’altra preoccupazione è che non ci sia l’opportuno cambio generazionale: “i giovani preferiscono i grandi centri commerciali e le firme, dietro a quello che dice la televisione, non si ritrovano più al mercato per fare una passeggiata”.
Tra tutti vige una sorta di rassegnazione e chiedono aiuto all’amministrazione, pur consapevoli che la tanto attesa ripresa non dipenda dai poteri politici locali: “pubblicizzate i nostri mercati e invitate le persone ad andarci: è un mestiere che rende viva una città”.
Le nostre interviste qui a sinistra curate da Elisa Bani