Cascina, ancora un bambino colpevole di avere un genitore nato all'estero

Cronaca
Cascina
Martedì, 3 Ottobre 2017

Dopo il caso della Famiglia Ebeido (leggi qui), si registra a Cascina un nuovo caso di discriminazione in base al luogo di nascita della famiglia.

Lo racconta con un lungo post su facebook Massimiliano Tarrini papà di Ethan, che ci chiede di condividerlo anche sul nostro quotidiano online: "io e mia moglie, scrive Tarrinisiamo una coppia sposata a Cascina, residenti a Cascina. Io sono italiano, mia moglie non lo è, pur in procinto di acquisire la cittadinanza italiana ed essere a tutti gli effetti una italiana Abbiamo questo bel dono che si chiama Ethan di appena un anno. A marzo 2017 abbiamo fatto richiesta per accedere al servizio per l'infanzia per l'Asilo Nido. Siamo entrati in graduatoria e pur non avendo i requisiti isee per entrare nel Comunale, ci hanno accertato la possibilità di entrare al convenzionato. Costa di più, ma con qualche sacrificio forse saremmo stati in grado di dargli questa possibilità. C'è però un ma ed il ma riguarda un bel trucchetto che la nostra giunta comunale si è inventata per tagliar fuori i figli degli immigrati. Il figli di un extracomunitario deve addurre alla documentaizone isee del nucleo famigliare quello del coniuge di origini non italiane per attestare l'assenza di "patrimoni all'estero".

Massimiliano Tarrini prosegue: "Sapete che cosa significa questo? Significa andare o comunicare con gli uffici di competenza nel paese di origine, farsi mandare o portare tale documento in Italia, farlo tradurre, farlo apostillare da un traduttore accreditato dell'ambasciata in Italia e finalmente consegnare tale documento. Quanto tempo pensate che tutto questo possa richiedere? Ve lo dico io; nel nostro caso, visto che siamo fortunati ed il paese di origine è uno Stato Democratico nel mediterraneo, almeno 3 mesi. Benissimo se queste regole fossero state chiare ad inizio 2017 forse saremmo stati in grado a marzo di accludere a tutta la documentazione, anche questo documento di mia moglie".

Peccato però, denunciano i genitori di Eithan, che la Giunta ha deciso qualche settimana fa di cambiare le regole in gioco per la competizione in corso e che ci abbiamo confermato solo martedì 26 settembre che mio figlio era entrato al convenzionato. Peccato però che ci abbiano messo come termine ultimo per iscrivere il bambino giovedì 28 settembre Ora mi chiedo io... supponiamo che uno di voi ora, adesso vada in comune per richiedere una carta di identità. In quanto tempo pensate di averla? Ve lo dico io... non basterà una settimana. Come potevo io allora in due giorni fare quello che loro non fanno in una settimana. A me tutto questo pare una discriminazione, non verso di me e neanche tanto verso mia moglie, ma soprattutto verso Ethan, che è ITALIANO! Condividete, fate sapere che a Cascina si discriminano anche gli ITALIANI.

A Cascina continua quindi la discriminazione nei confronti di coloro che sono cittadini Italiani a tutti gli effetti, ma con la sola "colpa" di essere nati fuori dalla penisola. in questo caso la "colpa" di massimiliano tarrini è quella di non aver sposato una connazionale, ma di aver trovato l'amore all'estero. Alla fine ad andarci di mezzo sono ancora una volta i bambini, ovvero coloro che saranno i cittadini Italiani di domani, che piaccia o meno a Ceccardi, Ziello ed il loro codazzo. Come sono lontani i giorni in cui l'attuale Sindaca rivendicava una città a misura di bambino.

massimo.corsini