Cascina, ancora un consiglio comunale a porte chiuse. Esclusiva: quando la Meini chiedeva le verifiche sui curriculum
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L'eco dell'ultima parte dello scorso consiglio comunale a porte chiuse non è ancora cessata, che questo pomeriggio, dalle 15.30 (con tanto di manifestazione sotto il palazzo comunale annunciata dall'ex vice sindaco Michele Parrini), il consiglio cascinese tornerà a riunirsi in seduta straordinaria per "Accertare fatti, atti, provvedimenti e comportamenti che hanno complessivamente caratterizzato l'attività condotta dall'amministrazione in relazione a: mancato protocollo di una lettera anonima, attivazione di una procedura anomala da parte dell'ufficio protocollo e rimozione di un assessore" (per saperne di più leggi anche: Esclusiva, ecco la nota urgente inviata da Logli sul "Caso Ceccardi").
Una seduta straordinaria e ancora a porte chiuse, o come specificato dalla presidente del consiglio cascinese Elena Meini nella comunicazione pubblicata sul sito del Comune, ai sensi dell'art. 87, comma 1, del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, in "forma segreta".
In attesa di conoscere l'esito della manifestazione promossa da Michele Parrini e i contenuti del consiglio comunale "segreto", Punto Radio e Cascina Notizie tornano sul caso Elena Meini e sulla millantata laurea messa a curriculum dalla presidente del consiglio comunale di Cascina e tutor del Consiglio Comunale dei Ragazzi.
Appurate le dichiarazioni mendaci della Meini in fatto di titoli di studio, qua di seguito pubblichiamo in esclusiva la comunicazione intercorsa ad inizio 2018 tra i consiglieri provinciali della lista Comunità e Territori e la presidenza della Provincia di Pisa.
Nel documento presentato il 5 gennaio 2018 a firma Gabriele Benotto (Forza Italia), Elena Meini (Lega Nord), Gabriele Gabbriellini (Lega Nord) e Marco Rusconi (Lista Civica ricostruiamo Santa Croce e Staffoli), i quattro consiglieri provinciali di minoranza, ponevano un'interrogazione a risposta scritta con oggetto: "Verifiche sui titoli di studio dichiarati nei curricula vitae dei consiglieri provinciali attualmente in carica".
Un'interrogazione cui la presidenza provinciale e il segretario generale Salvatore Giangrande, rispondono il 24 gennaio 2018 rimbalzando le competenze di verifica dei curricula vitae dei consiglieri provinciali, ai comuni di appartenenza degli stessi, "presupponendo per l'eleggibilità (in consiglio provinciale ndr) la carica di Sindaco e/o di Consigliere comunale".
Una richiesta di verifica legittima e disattesa dalla Provincia di Pisa per mancanza di competenze specifiche, che allo stesso tempo, evidenzia le due facce di Elena Meini: portavoce del principio di trasparenza amministrativa in sede provinciale, presidente del consiglio comunale con laurea millantata nel curriculum a Cascina.
L'INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
LA RISPOSTA DELLA PROVINCIA DI PISA
Qua di seguito la parte conclusiva dello scorso consiglio comunale in cui Elena Meini abbandona lo scranno del presidente del consiglio per difendere la propria posizione dai banchi della maggioranza.
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