Cascina, associazioni e genitori per educare alle differenze contro l'"Osservatorio no gender"

Cronaca
Cascina
Mercoledì, 17 Gennaio 2018

Il Comune di Cascina ha istituito un Osservatorio per le politiche della famiglia Aps, molto più semplicemente "Osservatorio no gender", utilizzando un termine che scinetificamente non ha nessun fondamento scientifico. 

La sua attività di ostacolo a progetti rivolti a contrastare la violenza di genere attraverso una educazione alle differenze e al rispetto reciproco ha portato alla sospensione del progetto P.Oster sul bullismo in un Istituto Comprensivo cascinese.

A fronte delle dichiarazioni da parte dei membri dell'Osservatorio "no gender", scendono in campo varie associazioni ma anche genitori che vorrebbero far continuare quella esperienza, criticando le invettive dell'Osservatorio.

Di seguito il documento giunto in redazione (teniamo a precisare che i comunicati dell'Osservatorio non li abbiamo pubblicati in quanto non ci sono mai stati inviati).

A Cascina qualcuno  ha iniziato a chiamare l’educazione alle differenze, l’educazione al rispetto reciproco, le pari opportunità e i diritti umani con un altro nome: “ideologia gender”. Un nome che non si capisce bene, che genera confusione prima ancora che paura. 

Incredulità: questa è la sensazione che abbiamo quando leggiamo le invettive lanciate dall’Osservatorio no gender di Cascina contro il progetto nelle scuole P.Oster, promosso dalla Società della Salute e finanziato dalla Regione Toscana. Un percorso di incontri rivolto ad insegnanti e alunni dedicato ai temi degli stereotipi di genere, per un’equa divisione dei lavori domestici, per il contrasto al bullismo e a ogni forma di violenza. Progetti come P.Oster sono sempre stati realizzati nelle scuole di ogni ordine e grado: non sono una novità dell’ultimo momento, ma affondano le radici nella cultura della pace, fanno riferimento ai valori della Nonviolenza e da anni sono inseriti nei programmi della scuola pubblica perché ritenuti indispensabili per formare le giovani generazioni verso la costruzione di una società in cui ad ogni persona è riconosciuta la giusta dignità. Questi percorsi educativi sono condotti in collaborazione da esperti esterni e insegnanti interni alla scuola. Pertanto anche in P.Oster i docenti possono testimoniare non solo i contenuti espressi, che nulla hanno a che fare con i deliri e gli spauracchi dell’Osservatorio di Cascina, ma possono anche riferire le reazioni positive di bambini e ragazzi, che dimostrano per primi la necessità di questi progetti, esprimendo coinvolgimento, entusiasmo e grande voglia di mettersi in gioco. A Cascina l’Istituto Borsellino ha aderito a P.Oster (con 3 terze medie) e ha seguito il regolare iter di presentazione dello stesso perché la proposta rientra a pieno titolo negli obiettivi previsti dal Piano dell’Offerta Formativa della scuola, che prevede “l’attuazione dei principi di pari opportunità, parità dei sessi, lotta alla violenza di genere e alle discriminazioni, con specifico impegno alla realizzazione di attività di sensibilizzazione”. 

Il progetto P.Oster rispetta le linee guida del MIUR su “La Buona Scuola”, in particolare rientra in quanto previsto dal comma 16 della legge 107/2015 che recita testualmente: “Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità, promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni”. Il progetto risponde all’esigenza di dare puntuale attuazione ai principi costituzionali di pari dignità e non discriminazione di cui agli articoli (3, 4, 29, 37, 51) e, inoltre, rientra a pieno titolo in quanto la Regione Toscana dichiara nella L.R. 16 del 2 aprile 2009, che intende rimuovere ogni ostacolo che impedisca il pieno raggiungimento della parità di genere nell'ambito sociale, culturale ed economico.

La nostra società ha bisogno di progetti come P.Oster, perché ancora oggi la violenza di genere e le discriminazioni sono realtà. A questo possiamo porre rimedio con una corretta formazione dei giovani. Dal 2006 al 2016 sono stati 101 i femminicidi in Toscana e nella sola annualità 2016-17 si sono rivolte ai Centri antiviolenza ben 3.000 donne. Come se non bastasse le vittime di bullismo nelle scuole, le aggressioni contro ragazzi e adulti omosessuali o trans, o contro gli stranieri di prima e seconda generazione sono ancora alte. La discriminazione è un fenomeno che nasce dai pregiudizi alimentati proprio da un cattivo uso degli stereotipi, ed è su questo che intervengono progetti come P.Oster, che rispondono quindi a bisogni concreti delle nostre comunità.

La volontà dell’Osservatorio di prendere parola sull’offerta educativa lede in maniera profonda il perseguimento degli obiettivi alti della formazione pubblica, secondo quanto dettato dalla Costituzione Italiana e dalla Repubblica. Invitiamo le scuole coinvolte a prendere una posizione forte in merito. Da parte nostra provvederemo a denunciare queste interferenze e gli ostacoli posti al progetto P.Oster al Ministero e all’Ufficio Scolastico Regionale. 

Promotori/promotrici

One Billion Rising Cascina

Rete Educare alla Differenze Pisa

Rete Nazionale Educare alle Differenze 

Casa della Donna Pisa

Nuovo Maschile - Uomini Liberi dalla violenza Pisa

Arcilesbica Pisa

Fratelli dell’Uomo - Sezione Toscana

Associazione Scosse

AIED Pisa

Genitori I.C. Fucini Pisa (Rino Razzi, Maria Rosaria La Catena, Lorena Conte, Germano Tarantino, Simona Marzilli, Emiliano Siringano, Maurizio Cossi, Maria Francesca Zini, Laura Sirotti, Barbara Ruggero, Andrea Borghini)

luca.doni