Cascina Bene Comune mette nel mirino la gestione del Bellotti Bon

Politica
Cascina
Martedì, 23 Giugno 2020

"L'amministrazione leghista non è stata in grado di trovare i finanziamenti per il restauro dell'immobile"

La lista Cascina Bene Comune (a sostegno di Michelangelo Betti sindaco) attacca l'amministrazione leghista di Cascina sulla gestione del teatro Arena Bellotti Bon.

La struttura, di proprietà del Comune, infatti, anche se presa a soggetto principale di diversi progetti di rilancio del centro storico, ancora oggi, versa in pessime condizioni.

Di poche settimane fa l'annuncio da parte della giunta cascinese dell'avvio dei lavori di restauro e mantenimento, iniziati con un finanziamento di 113 mila euro per la messa in sicurezza urgente della struttura (leggi anche: Teatro Bellotti Bon a Cascina, al via i lavori per la messa in sicurezza).

 

Scrive la lista Cascina Bene Comune

Per chi non è di Cascina il Teatro Bellotti Bon, può dire poco. Ma è un piccolo gioiello di teatro.

Nasce nel 1874 sulla scia di analoghe iniziative come il Teatro Verdi ed il Politeama a Pisa. Era un mondo senza televisione, ed allargare la conoscenza delle grandi opere liriche e teatrali italiane era una forte esigenza.

Stranamente era un teatro privato. Nel dopoguerra fu costruito il cinema Apollo, per ospitare la nuova invenzione appunto il cinematografo.

Le ridotte dimensioni, appunto un piccolo gioiello, aveva spinto le amministrazioni comunali a puntare sulle fabbriche dismesse di Cascina dando vita ai lavori del Teatro Politeama, più ampio e versatile per il teatro contemporaneo.

Con il passare del tempo e l'assenza di manutenzioni avevano reso precario e non agibile il suo uso.

Il Comune di Cascina diviene proprietario del Teatro Bellotti Bon per la somma di circa 250.000,00 € nel 2003.

Difficile giudicare quella scelta. Si acquista un bene particolare e non si hanno le risorse per il restauro. O non si cercano. O non sono stati in grado di ottenerle. Il risultato è l'abbandono ed il degrado.

Nel 2009 l'Amministrazione approva un protocollo di intesa finalizzato alla realizzazione di un piano attuativo di iniziativa pubblica-privata. Dizione inquietante che molto probabilmente prefigurava la demolizione dell'Apollo per nuovi insediamenti residenziali (??).

E addirittura sorprendente che il Comune addirittura lo metta poi negli immobili da alienare (forse per fa tornare qualche conto ?).

Ma più sorprendente è la Giunta Ceccardi che con specifica delibera n. 44 del 28 Marzo 2018, si accorge della necessità del recupero di un immobile soggetto al vincolo monumentale  !!

Cosa fanno ?

Un'interrogazione parlamentare !!.  In cui chiedono (praticamente a se stessi) di come "salvare" questo "piccolo gioiello".

Nell'interrogazione presentata da deputati della Lega si rimarca che " il Teatro Bellotti Bon rientra appieno tra i beni di maggior pregio storico della comunità cascinese, e pertanto è di prioritario interesse per l'ente comunale."

Il Ministero a guida 5 Stelle si limita a dire che la Soprintendenza è disponibile a supportare.

E qui viene il bello.

La Giunta incarica un Ingegnere per il progetto di restauro di un bene soggetto a vincolo monumentale. E riesce a trovare 170.000,00 per un intervento di "messa in sicurezza" solo nel 2020 e cioè dopo ben quattro anni di amministrazione leghista.

Le condizioni sono così peggiorante che oggi è pericoloso anche entrarvi.

La Giunta in questo sforzo all'ultimo miglio dalla data delle elezioni si accorge che quel " prioritario interesse dell'ente comunale" non è poi tanto prioritario, non avendo trovati i soldi per il restauro e soprattutto per un intervento tampone, che non risolve nulla.

Eppure esiste un progetto di restauro del Teatro elaborato e consegnato al Comune con parere favorevole della Soprintendenza di un Maestro come Pierluigi Cervellati. Un progetto completo. Un progetto con una firma di tale autorevolezza che avrebbe aperto diverse porte in primis quella della Regione.

Ma è proprio qui il punto. La Lega piuttosto che rivolgersi alla Regione Toscana per ovvi motivi di antipatia, si rivolge al Ministero (anche se amico) ma che ha tra le priorità, ben altre preoccupazioni.

Cascina paga e pagherà proprio questa forma di auto-referenzialità, di incapacità di amministrare, di visioni ottuse e miopi, che arreca danno solo al patrimonio di tutti i cascinesi.

E' giunto il momento che questi apprendisti stregoni tolgano il disturbo.

 

redazione.cascinanotizie