Cascina come il due di picche

Cronaca
Cascina
Martedì, 3 Luglio 2018

Finalmente sarà svelato il nome del nuovo Direttore Artistico de la Città del teatro di Cascina. Il CdA della Fondazione Sipario Toscana aveva detto di attendere l’esito delle consultazioni elettorali pisane e quale ruolo avrebbe svolto Andrea Buscemi  nella nuova compagine maggioritaria a Pisa, il centro destra. Forse presidente Consiglio Comunale, forse ancora più probabile Assessore alla Cultura, comunque una poltrona la rimedia quasi di sicuro. Ma non sarà il solo a tornare all’ovile pisano, anche il Direttore Amministrativo del teatro cascinese, Paolo Cognetti, sembra in procinto di avere una “seduta” pisana.

In pratica Cascina da una parte decide il bello e il cattivo tempo nella città della Torre Pendente ma dall’altra si considera la ex città del mobile come semplice avamposto, periferia da cui emigrare, panchina da cui scollarsi. Una sorta di sala d’attesa da cui accedere alla stanza dei bottoni.

Cascina come un briscolino, un due di picche nella speranza di pescare un bell’asso.

Una città di serie B dove lasciare qualcuno che si possa sacrificare per tutti.

Un Andrea Buscemi che a conclusione del mandato non viene rinnovato, perché? Se avesse lavorato al meglio per la Città del Teatro sarebbe stato riconfermato senza tentennamenti. Forse qualcuno sperava che lasciasse la struttura sulla Tosco Romagnola dopo i deludenti risultati  di pubblico della stagione teatrale appena conclusa o c’è anche altro?

Basta ricordare i vari Presidenti del CdA della Fondazione che si sono succeduti, le produzioni personali realizzate in barba allo Statuto e i contrasti con lo stesso ex Assessore alla Cultura Luca Nannipieri.

La speranza è che alla fine non vi si realizzino veramente le villette minacciate, smentite, sperate, contrastate, confermate, bufalate.

Chi, adesso, si, potrà sobbarcare l’onere della gestione artistica di un teatro in fase agonizzante (artisticamente parlando)?

luca.doni