Cascina e il rimpasto di giunta, PD all'attacco
"Il giovane leghista si contraddistingue dagli altri perché non è in cerca di poltrone, affermava Edoardo Ziello a inizio 2017. Non c'è voluto molto tempo per verificare la distanza tra parole e comportamenti"
Dopo l'uscita di scena di Susanna Ceccardi (rientrata in giunta come assesssora), di Edoardo Ziello e Donatella Leganioli (più tutti gli altri. Vedi: Michele Parrini, Luca Nannipieri, Gino Logli, Sonia Avolio), con un comunicato dal titolo "A Cascina solo un gioco di poltrone. I leghisti non pensano ai cittadini", il Partito Democratico attacca l'amministrazione leghista cascinese.
Questo di seguito il comunicato integrale inviato dai dem cascinesi
"Il giovane leghista si contraddistingue dagli altri perché non è in cerca di poltrone", affermava Edoardo Ziello a inizio 2017. Non c'è voluto molto tempo per verificare la distanza tra parole e comportamenti.
In tre anni le porte del Comune di Cascina sono diventate girevoli, per consentire un più comodo avvicendamento di amministratori, tra giunta e nomine in enti collegati. Avvicendamenti che poco hanno avuto a che fare con i bisogni dei cittadini e molto con l'attività politica degli amministratori stessi. È mancata continuità nella gestione ed è mancato un serio impegno sul fronte amministrativo.
La dimostrazione finale di questo quadro è arrivata con l'elezione della sindaca Susanna Ceccardi al Parlamento europeo. Con l'ingresso nell'assemblea elettiva dell'Unione europea Ceccardi lascia la carica e tutti tornano a casa, dato che il mandato amministrativo si chiude con un anno di anticipo. E a meno di dodici mesi dal voto prosegue il continuo rimpasto di giunta.
L'ormai ex-sindaca ritiene di poter essere assessora a Cascina e parlamentare a Strasburgo, mentre i suoi colleghi di partito non possono essere assessori a Cascina e parlamentari a Roma. Il finale di partita del mandato amministrativo sembra caratterizzato da una lotta interna all'amministrazione leghista, con i cittadini ridotti a spettatori.