Cascina, il bilancio di fine anno dell’amministrazione comunale
Cantieri Pnrr, servizi, sostenibilità e politiche sociali al centro della conferenza di fine 2025
Con l’avvicinarsi della conclusione del 2025, l’amministrazione comunale di Cascina ha tracciato un bilancio dell’attività svolta nel corso dell’anno.
In una conferenza stampa, il sindaco Michelangelo Betti e gli assessori hanno illustrato risultati, criticità e prospettive future, soffermandosi sui principali interventi realizzati sul territorio, sulle opere finanziate dal Pnrr e sulle politiche attivate nei diversi settori dell’azione amministrativa.
La conferenza stampa di fine anno dell'amministrazione comunale, aveva anticipato di poco il comunicato inviato lunedì 22 dicembre dal centrodestra cascinese, che aveva così inquadrato l'azione di governo della giunta Betti: "5 anni di immobilismo e ideologia".
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Ha scritto il Comune di Cascina.
Il 2025 si avvia alla sua conclusione ed è tempo di bilanci per l’amministrazione comunale. “Il 2025 è stato un anno di cantieri e realizzazioni – ha detto il sindaco Michelangelo Betti –, perché il mandato amministrativo è stato segnato nella fase iniziale dal Covid e poi dal PNRR. I finanziamenti intercettati vanno utilizzati entro il marzo 2026, per cui dalla fase di richiesta siamo passati a quelle di progettazione e assegnazione dei cantieri: era ovvio che poi la parte finale del 2024, tutto il 2025 e l’inizio del 2026 fossero dedicati ai lavori. Si chiude dunque un anno in cui si è vista l’attuazione sul territorio del PNRR. Se prendessimo una mappa di Cascina, guardando i punti interessati dai cantieri dei lavori, ci si renderebbe conto di come si tratti di interventi diffusi: non c’è stata una parte del territorio privilegiata o ignorata. Gli interventi erano legati al patrimonio pubblico e abbiamo cercato di valorizzare tutto il territorio comunale su diversi ambiti, dalla scuola alla cultura all’ambiente: mense scolastiche e asilo, Bellotti Bon, Decoindustria, interventi sul sociale con la realizzazione di spazi per l’emergenza abitativa o altre politiche della casa”. Non ci sono stati solo interventi comunali che hanno riguardato il territorio, basti pensare alla realizzazione della Casa di Comunità a Sant’Anna e, da parte della Provincia, alla nuova palestra dell’Istituto Pesenti.
“Sono stati anni di grandi lavori – ha aggiunto il sindaco – ma abbiamo iniziato a guardare anche oltre. Avevamo già detto della realizzazione della quinta farmacia comunale a Zambra e posso annunciare che nei primi mesi del 2026 aprirà anche quel cantiere. Sarà un quinto punto vendita della rete Sogefarm, importante anche in termini di costi realizzativi perché si parla di un milione di euro per una farmacia di 300 metri quadrati. Vogliamo continuare a far crescere il territorio in termini di servizi per i cittadini, in questo caso con un presidio importante di Sogefarm nella frazione di Zambra”.
A ruota sono intervenuti i vari assessori. “Il tema della sostenibilità è un po’ la parola chiave a cui mi sono ispirato – ha sottolineato Paolo Cipolli, con deleghe a bilancio e ambiente –. La sostenibilità del bilancio che abbiamo garantito in questi anni e che ci apprestiamo ad approvare il 30 dicembre. Abbiamo un bilancio sano che ci consente di far fronte, nell’arco dell’anno, anche alle esigenze che maturano negli ambiti culturale, sociale, sportivo e anche per far fronte agli incrementi di prezzi che ci sono stati sui cantieri. Dal punto di vista ambientale il dato importante è la collaborazione dei cittadini con l’incremento all’81,35% di differenziata e l’avvio di nuovi progetti che possono consentire di tenere alta l’attenzione su questo aspetto: penso al servizio di ritiro abiti usati su prenotazione domiciliare e l’avvio della collocazione dell’ecomobile in vari punti del territorio nell’arco della settimana. Un aspetto importante che siamo riusciti a realizzare è la costituzione della comunità energetica insieme ai comuni di Calci e Calcinaia. È un primo passo perché dovremo allargare la partecipazione dei cittadini, delle imprese e delle associazioni. Stiamo già registrando un forte interesse e questo è un obiettivo che ha anche un valore prospettico perché consentirà di produrre energia pulita e consumarla direttamente sul territorio con vantaggi economici redistribuiti sulla comunità degli aderenti. Infine vorrei sottolineare il risanamento dei bilanci della Città del Teatro, che era a rischio chiusura, e della Remaggi”.
Il vicesindaco Cristiano Masi, con delega ai lavori pubblici, ha parlato dei tanti cantieri aperti sul territorio, oltre a quelli già chiusi, sia legati al PNRR sia finanziati direttamente dal Comune. “Fino ad ora siamo riusciti a tenere il passo con la scadenza del marzo 2026 – ha spiegato – e per questo bisogna ringraziare anche gli uffici che in questi anni non si sono mai sottratti alla mole in più di lavoro, tenendo il passo dell’amministrazione. Le cose ancora da fare sono tante perché il territorio è estremamente vasto. Purtroppo, nonostante le decine di cantieri aperti e tutte le riqualificazioni portate avanti (mense scolastiche, asilo nido, tutto il PINQUA, il Bellotti Bon), alla fine si riduce tutto sempre alle buche. So bene che ce ne sono ancora tante da tappare, ma ricordo che in questi anni siamo a più di 26 chilometri di strade comunali asfaltate, oltre ai 10 chilometri della statale Arnaccio e agli altri interventi della provincia di Pisa. Purtroppo non è possibile intervenire contemporaneamente in tutto il territorio per ovvi motivi di risorse, progettazione e tempi amministrativi. Il territorio è molto vasto, abbiamo cercato di lasciare un comune migliore di quello che abbiamo trovato nel 2020”.
A parlare di sociale e casa è stata l’assessora Giulia Guainai. “Le politiche sociali e abitative sono strettamente connesse e basate prevalentemente sull’emergenza, però siamo riusciti in questo mandato anche a fare della programmazione e infatti ora ne raccogliamo i frutti. Sull’edilizia residenziale pubblica abbiamo investito oltre un milione di risorse tra comunali, PNRR e fondi Apes. Questo ci ha portato ad assegnare oltre 35 alloggi sulla nuova graduatoria che era di inizio 2022: sembra un numero piccolo, ma per Cascina è un numero veramente grande e raddoppia quella che è sempre stata la media di alloggi assegnati in un mandato. A fianco di questo abbiamo lavorato al Pinqua portando avanti non solo i cantieri ma stiamo avviando anche la progettazione sociale. Abbiamo provato a lavorare molto anche sulla parte dell’emergenza, creando un nuovo rapporto con il servizio sociale e territoriale, e sull’integrazione fra gli uffici comunali e il servizio sociale che si è intensificato in questi anni. Abbiamo creato un collegamento con tutta la parte dei servizi sociosanitari, con una rete dove le persone si sentono accolte ed hanno un punto di riferimento composto da una squadra”.
Tanti lavori hanno riguardato più assessorati contemporaneamente, con l’urbanistica che ritroviamo da tante parti. “In questo mandato abbiamo fatto un grande lavoro con il settore urbanistica per la pianificazione – ha detto Irene Masoni –. Dopo l’approvazione del piano strutturale avvenuta all’incirca a metà mandato, abbiamo iniziato un lavoro complicato per la predisposizione del nuovo piano operativo comunale. È un percorso che sta arrivando a termine e presto speriamo di poter portare in consiglio comunale gli atti per arrivare all’adozione. Intanto abbiamo approvato due blocchi fondamentali del POC che abbiamo anticipato rispetto al percorso ordinario, uno sull’impiantistica sportiva pubblica che ci consentirà di intervenire per l’adeguamento delle strutture presenti sul territorio. L’altra variante riguarda la rigenerazione urbana: è stato un atto pilota, abbiamo individuato aree che erano dismesse da tempo, ex produttive o commerciali, disseminate su tutto il nostro territorio e abbiamo provato a dare degli indirizzi per il loro recupero con una diminuzione del consumo di suolo e dei volumi presenti. Indirizzi che vogliono un recupero che punti molto sui servizi e sugli spazi pubblici e di aggregazione. Penso alla riqualificazione di viale Comaschi, con il recupero del Teatro Bellotti Bon e l’abbattimento dell’ex Cinema Apollo per creare una nuova piazza. Chiudo con una puntualizzazione: nei mesi scorsi abbiamo affidato la completa digitalizzazione dell’archivio comunale, una sfida importante che facilita in futuro il lavoro dei tecnici e l’accesso dei cittadini agli atti disponibili del Comune”.
Tante le deleghe dell’assessora Francesca Mori, che spaziano dallo sport alla protezione civile e ai servizi demografici. “Sullo sport l’obiettivo più importante che abbiamo raggiunto quest’anno è stato riuscire ad applicare la legge regionale 21 del 2015 che ci ha consentito di fare degli affidamenti di tutti i nostri impianti sportivi a scadenza per periodi molto lunghi, consentendo quindi alle società sportive di vedere a lungo raggio e riuscire a fare investimenti sugli impianti stessi. Abbiamo anche migliorato il sistema di collaborazione tra servizio sociale e associazioni sportive per il progetto ‘Sport per Tutti’, che prevede per i bambini o ragazzi indigenti di poter fare tutte le attività sportive in maniera gratuita. Un altro elemento piuttosto importante che abbiamo raggiunto è stata la consulta dei giovani: abbiamo aderito alla consulta provinciale delle politiche giovanili e a cascata è nata la consulta comunale. Dal punto di vista invece dei servizi demografici, nel 2026 terminerà la possibilità di utilizzare la carta di identità cartacea e i nostri uffici sono impegnati nella ricerca di quei cittadini che ancora non sono passati alla carta d'identità elettronica, cercando di prendere gli appuntamenti in modo da facilitare questo passaggio. Infine la protezione civile: siamo andati avanti con il percorso che porta all’organizzazione della protezione civile, in particolare ci stiamo dedicando alla redazione di un nuovo piano per adeguarci alle normative regionali ma anche perché il vecchio piano ha mostrato delle fragilità che abbiamo deciso di superare”.
A chiudere la conferenza è stata Bice Del Giudice, con deleghe a cultura, commercio e turismo. “Cos’è andato bene per il commercio? Sicuramente la capacità di distinguere tra progettualità immediate e quelle di lungo periodo. Le progettualità immediate sono passate anche per l’ideazione di eventi e iniziative che hanno indubbiamente valorizzato il centro storico con cadenza periodica in questi cinque anni e portato presenze di pubblico. Questo ha significato sicuramente per le attività commerciali che sono in sofferenza, non solo a Cascina, una boccata d’ossigeno, ma ha significato anche impulso per le attività turistiche. Turismo vuol dire valorizzazione del territorio e questo è quello che abbiamo provato a fare coordinando le iniziative commerciali con eventi culturali, visite guidate con cadenza periodica, concerti nei luoghi più impensati perché si possa cogliere tutta la bellezza di Cascina. Sul lungo periodo abbiamo finalmente messo mano a strumenti per ridisegnare politiche commerciali che per lungo tempo erano state trascurate. Parlo della revisione della pianta organica delle farmacie comunali, del piano degli impianti pubblicitari che Cascina non aveva e che ha portato negli anni a un dilagare di abusivismo al limite del sostenibile. Tutto frutto di una concertazione molto serrata con gli operatori e con le associazioni di categoria coinvolte. Certo, la crisi delle attività commerciali sconta dati preoccupanti a livello nazionale, anche a causa del dilagare delle vendite online, con previsioni per il 2034 di una desertificazione quasi totale. Ciò non vale per i servizi alle persone. Incentiveremo ancora di più le nuove aperture. Sul fronte culturale, in questi 5 anni abbiamo portato la cultura ad essere protagonista della scena cittadina: ci abbiamo creduto e abbiamo lavorato per arrivare a un simile risultato. Ci sono delle eccellenze come la Biblioteca comunale ma anche il nostro teatro, ma in generale abbiamo fatto centro con programmazioni a cadenza fissa che hanno attirato tantissime persone su Cascina”.


