Cascina, il Comune leghista rinuncia alla "Marcia della Legalità"

Politica
Cascina
Lunedì, 26 Settembre 2016

L’assessore alla “cultura” Nannipieri lo aveva annunciato subito dopo la vittoria elettorale: “basta parlare di legalità” e così è stato.

Il Comune di Cascina non organizzerà più la tradizionale Marcia della Legalità, la corsa podistica che vedeva il prima fila il Gruppo Podistico La Verru’a, ma che comprendeva anche il coinvolgimento delle scuole del territorio, oltre che del Consiglio comunale dei Ragazzi (a proposito, che fine farà?) e che trovava la sua conclusione con la cena della legalità.

Lo scorso anno il ricavato andò in parte all’edicola della legalità in borgo stretto a Pisa ed in parte finanziò la realizzazione di un centro di aggregazione giovanile nel comune di Platì, in provincia di Reggio Calabria.

La marcia della legalità sarà sostituita da quella della solidarietà. Il Gruppo Podistico “La Verru’a” si è comunque fatto carico di tutta l’organizzazione mentre il Comune si è limitato ad un supporto logistico. Ci sarà così una raccolta fondi che andrà alle vittime del terremoto del Lazio.

Un plauso al gruppo sportivo che non si è arreso e non ha rinunciato ad organizzare l’evento nonostante le difficoltà di una comunicazione arrivata a soli 15 giorni dalla data stabilita, resta però l’amarezza per la rinuncia ad una giornata dal significato profondo che oltre a fornire un aiuto concreto a chi lotta contro le mafie, aiutava anche i giovani cascinesi a capire il malaffare mafioso e a capire quanto è difficile e importante combatterlo.

Nella foto la presentazione della marcia dello scorso anno

massimo.corsini