Cascina, l'assessore Paolo Cipolli: "il centro destra fa lo scaricabarile""
Sulla questione dell'aumento delle tariffe TARI a Cascina, l'assessore al bilancio, paolo Cipolli, fa chiarezza: "Rollo e il centro destra sapevano già da marzo 2020 che sarebbe aumentata ma hanno fatto finta di niente"
Il gioco dello scaricabarile sulle spalle dei cittadini
Amministrazioni inerti e amministrazioni responsabili
Un conto sono i fatti, un altro la narrazione che se ne può fare, talvolta con scopi diversi dall’interesse generale se non con l’obiettivo di gettare discredito, intorbidendo le acque con la confusione dei temi e delle responsabilità fra chi ha lasciato e chi è subentrato nell’amministrazione di Cascina.
Nell’ultimo Consiglio sono andati in votazione diversi provvedimenti. Una delibera, su cui si concentrata molto l’attenzione, riguardava l’approvazione del Piano Economico e Finanziario 2020, secondo le nuove disposizioni di legge di ARERA (Autorità di Regolazione di Reti Energia e Ambiente) che introducono novità sostanziali per il calcolo della tariffa TARI, intesa come gettito complessivo, secondo il principio che il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti deve trovare intera copertura con la tariffazione agli utenti. I nuovi metodi di calcolo, che valgono a livello nazionale, erano disponibili sin da marzo 2020. E va sottolineato che ci si riferisce al contratto di servizio per il periodo gennaio-dicembre 2020. Gli amministratori in carica fino a ottobre, oggi critici verso sindaco e giunta, sono rimasti inerti, hanno rinunciato ad affrontare il tema e hanno fatto in modo di rimandarlo al consiglio del 30 dicembre.
Gli amministratori avrebbero potuto provvedere nel corso dell’anno alla nuova determinazione del costo del servizio per inserirlo sulla bollettazione 2020. Una mancanza grave dato che ci sarebbe statala straordinaria possibilità di sgravi concessa dai Dpcm per la crisi Covid-19. Invece la scelta di rimandare tutto somiglia a uno scaricabarile. Il maggior costo del servizio dei rifiuti per il 2020 andrà quindi spalmato sul prossimo triennio. Ecco il motivo che porta a variare la tariffa, un adeguamento per legge a cui l’amministrazione leghista poteva aver già provveduto, avendo ampi margini di manovra nel corso del 2020. L’attuale amministrazione dimostra ancora una volta responsabilità ed è al lavoro per migliorare il servizio.
Paolo Cipolli