Cascina, le mascherine più costose della provincia. PD all'attacco

Politica
Cascina
Venerdì, 10 Aprile 2020

A Cascina serve un cambio di passo. Gestione carente a partire da buoni spesa e mascherine, quest'ultime vendute a tre euro nelle farmacie comunali

Duro attacco del Partito Democratico all’amministrazione comunale di Cascina: «sindaco e giunta devono cambiare passo. L’emergenza sanitaria collegata al Covid-19 fa emergere una serie di carenze gestionali che rischiano di portare a un peggioramento delle condizioni, materiali e psicologiche, di una parte dei nostri cittadini. Servono impegno e lavoro, ben indirizzati e ben fatti».

«In questi giorni un assessore, Leonardo Cosentini, si è lamentato della quota di Iva ancora vigente sulle mascherine, proseguono i Dem cascinesi. L'Iva è in via di riduzione, ma quello stesso assessore pare ignorare che nelle quattro farmacie Comunali, gestite da Sogefarm Srl, il prezzo di vendita di una mascherina (non tipo ffp2 o ffp3) è di tre euro. Un prezzo che non si trova in alcuna farmacia comunale dell’area pisana, un prezzo triplo rispetto a quello praticato dalle farmacie private cascinesi. Peraltro, a oggi, il Comune di Cascina non ha fatto niente sul fronte delle mascherine, limitandosi a far distribuire alle associazioni quelle prodotte, donate o fornite da altri. In particolare, finalmente, quelle arrivate dalla Regione Toscana».

«Avvilente anche la gestione del contributo governativo di oltre 260.000 euro per il contrasto alle difficoltà economiche di famiglie e persone sole, prosegue il Partito Democratico. I numeri per richiedere informazioni sono attivi solo tre ore ogni mattina, dal lunedì al venerdì. Un tempo inadeguato a sopperire alle richieste, soprattutto in questa fase iniziale. Sono pochi gli esercizi commerciali che si sono resi disponibili ad accettare i buoni spesa, ma questo non succede per cattiva volontà dei commercianti. La richiesta di disponibilità è passata solo per una manifestazione d’interesse. In questi casi si deve prendere il telefono in mano e chiamare ogni negozio, spiegando come funziona la distribuzione e l’incasso dei buoni. Cosa dire del sindaco reggente che convoca un’auto e alcuni componenti del corpo di Polizia per presentare un drone con una foto in piazza Caduti? Evidentemente la foto ricade nelle attività essenziali dell’amministrazione. Intanto il Comune leghista di Pisa ha riattivato la parte alimentare dei mercati all’aperto. Una scelta che, se ben attuata, può essere ragionevole e andare incontro alle esigenze di cittadini e commercianti. A Cascina quali sono le intenzioni?»

«L’impressione è quindi quella di un gruppo di solisti, ognuno impegnato in un proprio percorso e ognuno quasi inconsapevole di quel che fanno gli altri amministratori. Un quadro che il nostro Comune non si merita», conclude il PD.

redazione.cascinanotizie