Cascina, opposizioni all'attacco: "La maggioranza votata dai cittadini non esiste più"
Comunicato congiunto di Lega, Fratelli d’Italia e Lista civica Leonardo Cosentini Sindaco
La residua maggioranza di Cascina intende modificare unilateralmente la composizione delle commissioni consiliari permanenti sulla quale tutti i partiti si erano trovati d’accordo ad inizio legislatura, nel rispetto del principio di proporzionalità stabilito dal regolamento comunale.
In virtù della rappresentanza delle singole forze presenti in Consiglio e visto il passaggio della lista di maggioranza Lavoro Sviluppo e Ambiente alla opposizione la residua maggioranza del Sindaco Betti pensa bene di risolvere il problema dei numeri che ha in commissione togliendo un commissario al gruppo Lega che ne ha due in ciascuna commissione.
Quindi la maggioranza perde un seggio e ciò nonostante chiede al gruppo Lega, secondog gruppo per numero di eletti, di rinunciare ad un membro in commissione !
I rapporti di forza tra maggioranza ed opposizione si sono assottigliati. In consiglio la maggioranza conta 14 voti (escluso il Sindaco) contro i 10 della minoranza.
La richiesta che viene avanzata dalla residua maggioranza di ricomporre le commissioni in realtà mal cela la Mancanza di numeri della maggioranza che in commissione non esiste più.
Ma questo è il frutto di scelte politiche chiare della maggioranza che non possono e non devono ricadere sulla minoranza.
Scelte che nascono dalla composizione delle alleanze durante la campagna elettorale che hanno visto fuoriuscire dalla maggioranza elettorale diversi gruppi politici: prima Italia Viva che si sfila al ballottaggio e abbandona Betti; poi la lista dei Verdi , poi la lista + Europa , poi la lista bene comune e infine la Lista Lavoro sviluppo e ambiente che esprime un consigliere in Consiglio.
Una emorragia che inizia da lontano: al ballottaggio il Pd decise infatti di apparentarsi con chiunque, rinunciando di fatto ad avere la maggioranza assoluta in consiglio comunale, pur di vincere le elezioni.
Adesso paga le conseguenze delle proprie scelte : la non autosufficienza e la mancanza di numeri di maggioranza .
La maggioranza votata dai cittadini non esiste più, di fatto.
Questa è la verità .
La scelta di togliere un commissario alla lega per far quadrare i conti della residua maggioranza svela l’incapacità di saper leggere i fenomeni politici da parte di chi amministra Cascina e di giocare a cambiare in corsa le regole del gioco che sono regole di democrazia , di rappresentanza e di tutela, specie delle minoranze .
Il contrario esatto di quanto vuole fare il Pd, la lista Masi e il gruppo dei 5 stelle.
Le scelte della maggioranza di allontanare continuamente sigle liste e partiti e consiglieri non può ricadere sulla minoranza; chi è cagione del suo mal Pianga se stesso.
Se il Pd ha problemi di tenuta della maggioranza avrebbe dovuto fare un po’ meglio i propri calcoli parecchio tempo fa.
L’ultimo colpo di teatro riguarda la possibilità di tenere i consigli e le commissioni da remoto: anche questa scelta, legittima in fase di pandemia, viene oggi rispolverata solo per garantire la presenza dei consiglieri che altrimenti non sempre sarebbero presenti in commissione e/o in Consiglio. Un mal celato tentativo di mascherare le difficoltà nel garantire i numeri necessari a governare .è solo per il senso delle istituzioni delle minoranze che si celebrano le capigruppo, le commissioni ed i consigli comunali.
Le regole della democrazia si scrivono insieme e non a colpi di maggioranza a seconda di come conviene.
Questa risicata maggioranza dimostra tutta la sua inadeguatezza e lo scarso senso istituzionale in questo passaggio ; una ulteriore conferma che Cascina merita di meglio, merita sicuramente altro.
Gruppo Lega
Fratelli d’Italia
Lista civica Leonardo Cosentini Sindaco