Cascina perde il treno dell'accordo ANCI e Credito Sportivo
Di cosa stiamo parlando? Di un protocollo d’intesa siglato a luglio scorso tra ANCI e Credito Sportivo, alla presenza del Presidente del CONI Malagò.
Consente ai singoli Comuni, aderenti all’ANCI, di poter accedere a finanziamenti a tasso zero o agevolato per la costruzione, ampliamento, ristrutturazione, efficientamento energetico e messa a norma di impianti sportivi, compresa l'acquisizione di aree e immobili funzionali alla realizzazione di strutture di impiantistica sportiva. Praticamente l’anima base dove si sviluppa l’associazionismo sportivo e dove operano anche gli stessi Comuni.
L’accordo prevede 60 milioni di mutui a “tasso zero” di cui 24 milioni per interventi realizzati dai Comuni fino a 5mila abitanti, 18 milioni per interventi nei Comuni medi (da 5 a 100mila abitanti) e dalle Unioni dei Comuni ed altri 18 milioni per i Comuni capoluogo.
Inoltre il Credito Sportivo si fa garante sino all’80% del valore dei mutui privati, sempre per investimenti nel settore sportivo, liberando i Comuni dall’onere di concedere fidejussioni che spesso non possono fare a causa dello sforamento del patto di stabilità.
Adesso il Comune di Cascina che farà, visto che sino a dicembre è ancora dentro l’ANCI ne approfitterà o dopo la scelta di uscirne resta coerente con la decisione presa? E dal prossimo anno su 15.000 euro risparmiati, a quante di queste possibilità dovrà rinunciare?
Proprio in questi giorni l’Assessore allo Sport aveva messo in evidenza sia la ricchezza del tessuto associativo sportivo ma al contempo anche la necessità di adeguare impianti e/o realizzarne di nuovi. Adesso i finanziamenti a “tasso zero” dove li andrà a reperire?
E questo è solo un primo dei tanti treni che Cascina probabilmente perderà.