Cascina, Poli sull'amministrazione Rollo: "Una politica di 'supercazzole' ragionieristiche"
Riceviamo e pubblichiamo integralmente il comunicato inviato da Fabio Poli, candidato a sindaco della lista Lavoro, Sviluppo, Ambiente, che prosegue la battaglia a distanza con il sindaco reggente di Cascina Dario Rollo
Botta e risposta tra Fabio Poli e Dario Rollo, con il primo che torna sulle domande poste al sindaco reggente e a cui, a suo parere, Rollo non avrebbe risposto.
Fabio Poli, poi, attacca il primo cittadino che "dimostra la mancanza delle nozioni basilari per governare un'istituzione comunale e riconferma un'inesperienza ed un'ignoranza politica ancor più grave di chi, nel caso, intendesse candidarsi a sindaco".
► "Quando ci vuole, ci vuole", Dario Rollo non ci sta e risponde punto su punto a Poli
► Sindaco i conti non tornano. Fabio Poli attacca la "propaganda" di Rollo
Scrive Fabio Poli
"Ritengo di non dovermi soffermare più di tanto sulle affermazioni della “creatura reggente” che dimostra la mancanza delle nozioni basilari per governare un'istituzione comunale e riconferma un'inesperienza ed un'ignoranza politica ancor più grave di chi, nel caso, intendesse candidarsi a sindaco. Ignoranza, ovvero non conoscenza del territorio, delle dinamiche intervenute negli ultimi 35-40 anni, e soprattutto delle persone e dei loro trascorsi.
L'azione di opposizione e di autonomia che ha sempre distinto la mia attività politica non lo esime però, da novello Solone, dall'attribuirmi una correità con le scelte condotte in passato dal PD e che, secondo la sua narrativa, hanno reso il comune di Cascina a rischio default.
Tra i “quattro punti di sutura” che compongono la risposta data, spicca la promessa di rendere Cascina sempre più sostenibile. Non intendo sottovalutare intuizioni formidabili come il piano straordinario di risanamento prodotto (ne ha fatti talmente tanti che oramai sarà un grattacielo) ove spicca il taglio di alcuni servizi - come la raccolta rifiuti - per ridurre i “rischi che l’intera città ha corso in passato e che certamente non potrà correre in futuro”, e non voglio soprattutto tralasciare il suo accenno al "buon senso del padre di famiglia che ha sempre cercato di adottare” capace di toccare anche i cuori più duri.
Veniamo quindi ai punti cercando, ancora una volta, di porre quanto ha affermato nella necessaria correlazione politica :
− l'annuncio dato a mezzo stampa “lavori per 730mila euro sulle strade e nelle scuole” ma conseguente ad un'azione di sostanziali partite di giro derivanti, le più significative, da un contributo del MIUR per € 260.163; da un incasso per spese di notifica anticipate da SEPI per € 150.000; da entrate conseguenti alla distribuzione di utili ed avanzi delle Aziende Partecipate per 224.419 euro. Senza dilungarmi nella differenziazione tra spesa corrente e spesa d'investimento, che poco interessa al cittadino, ha destinato soli e complessivi 60mila euro all'illuminazione pubblica e ai lavori stradali; è vero o falso?
− un extradeficit certamente conseguente al passaggio alla nuova contabilità armonizzata e all'applicazione dei nuovi principi contabili, ma più specificatamente ascrivibile ad un'interpretazione tecnica sul primo accantonamento del FCDE dovuta all'introduzione della TARI in sostituzione della TARES e sempre strumentalmente veicolato come un ammanco, ma su cui la Corte dei Conti non ha ravvisato alcun danno erariale; è vero o falso?
− i crediti di dubbia esigibilità quantificabili in ca. 10 Mln di euro riferiti al periodo 2014 – 2018 e quindi imputabili anche a due esercizi di mandato dell'attuale amministrazione, costituiscono residui attivi per crediti non riscossi pari a ca. 4 Mln di euro, quindi risorse non utilizzabili, che manifestano l'inefficacia di un'amministrazione che, a parole, vorrebbe ancora accreditarsi per un'azione di forte discontinuità e di concretezza demolitoria del “vecchio sistema”; è vero o falso?
− sul bilancio 2019 sono state riaccertate somme per investimenti programmati nel precedente bilancio 2018 e dovute ad economie per progetti non realizzati a causa di un'azione tutta da vivere, perchè ridotta al giorno per giorno, anziché ad un'idealità di lungo periodo difficile da sostenere, per chi è privo di una programma di governo, come rivelano le continue modifiche apportate ai piani delle opere pubbliche e il numero delle variazioni - a doppia cifra - apportate al bilancio comunale; è vero o falso?
Aldilà del solito dettato ragionieristico dietro al quale si è sempre difeso, non distinguendo tra la funzione dell'impiegato (sostituendosi da sempre nelle competenze del ragioniere generale del comune) e quella dell'amministratore della cosa pubblica, continua a confondere la funzione di primo cittadino con quella dell'amministratore delegato di un'azienda che, in via prioritaria, deve salvaguardare l'equilibrio di utili e profitti. Lei è sempre venuto meno ad un compito istituzionale, al quale invece sarebbe stato assolutamente chiamato e che dimostra di non conoscere perchè non ritiene che l'interesse istituzionale di un comune non debba mai prevalere sugli effetti e sulla vita delle persone che il Comune lo compongono.
Ripropongo, dunque, le domande che nella fase drammatica che stiamo vivendo interessano i cittadini e l'economia locale sperando di ricevere la risposta che non ho avuto la volta precedente: un comune virtuoso e risanato come quello stucchevolmente “rinarratoci” può assumere le seguenti iniziative?
TARI: sospensione degli avvisi e, a seguito di specifiche richieste, disporre ulteriori dilazioni e la non contabilizzazione dei giorni di mancato utilizzo per tutte le utenze produttive, commerciali e artigianali rimaste chiuse in quanto ritenute non essenziali dai vari DPCM intervenuti?
COSAP: posticipare l'invio dei bollettini 2020 alle attività economiche che pagano il “suolo pubblico” consentendogli di detrarre il periodo di forzata chiusura.
SERVIZI: cancellare il pagamento del periodo di mancata fruizione dei servizi a domanda individuale quali Asilo Nido, Mensa e Trasporto Scolastico.
CONTRIBUTO AFFITTI: nelle more delle verifiche INPS il Comune si faccia garante, e nel caso anticipi delle somme che potrebbero consentire una maggiore e più immediata liquidità a chi si trova in uno stato di oggettivo e momentaneo bisogno.
CONTRIBUTO SOCIALE: predisporre ulteriori emissioni ad integrazione dei contributi già posti a sostegno delle persone indigenti (secondo i parametri stabiliti dalla Società della Salute) e a favore di coloro che siano in grado di dimostrare (anche con successivi accertamenti induttivi della PM) una situazione di momentaneo disagio dovuto all’emergenza.
Per concludere, contraccambiando gli auguri che il “reggente” ha anticipato, desidero anch'io esprimere i miei auguri per una buona Pasqua a Lei, ma soprattutto ai cascinesi che sanno perfettamente distinguere tra una politica di “supercazzole” ragionieristiche da quella fatta di indirizzi, meriti, e bisogni, conseguenti ad una visione di governo della città e del territorio.
Fabio Poli Consigliere comunale di Cascina"