Cascina prigioniera dei baby-violenti. Betti: "Solidarietà alle vittime"
In vista della finale dell'Europeo saranno decise le misure necessarie di ordine pubblico. A Cascina c'è un problema di violenza giovanile. In Corso Matteotti video sorveglianza inadatta al riconoscimento di chi commette reato
A Cascina urgono misure urgenti di contrasto al fenomeno della violenza giovanile.
L'episodio di ieri sera in Corso Matteotti (leggi QUI), quello che ha visto protagonisti un centinaio di ragazzetti, quasi tutti minorenni, quasi tutti cascinesi (almeno dalle testimonianze raccolte), è stato solo l'ultimo di una serie iniziata lo scorso inverno con un paio di aggressioni a persone più anziane.
Nella prima fu colpito con un pugno al volto un pensionato finito all'ospedale con tanto di perdita temporanea della memoria. Nella seconda, vittima fu un cittadino, finito nel mirino dei piccoli aggressori e picchiato per questioni di rispetto della fila davanti ad un rivenditore di kebab.
Insomma, già qualche mese fa fu subito chiaro che il problema non era estemporaneo, ma ben calato nella realtà giovanile cascinese. Si parlò subito, infatti, di baby-gang e l'intervento del Comune di Cascina e della forze dell'ordine fu immediato. I due aggressori furono individuati e perseguiti.
Scrive il sindaco di Cascina Michelangelo Betti: "In primo luogo voglio esprimere la massima vicinanza ai proprietari del pub per l’aggressione subita. Condivido la scelta di denunciare l'accaduto, dato che non si tratta del primo episodio di questo genere. Per ora i ragazzi che si sono resi protagonisti di episodi di cronaca, in negativo, sono sempre stati individuati. In questi giorni concerteremo con le forze dell'ordine presenti sul territorio le possibili azioni da mettere in campo per domenica sera".
Rispetto all'episodio di ieri sera in Corso Matteotti, appena terminata la partita dell'Italia, con la baruffa scongiurata solo per il sangue freddo avuto dai più grandi, nascono alcuni quesiti.
Perché nell'area di Piazza dei Caduti, con tanto di maxi-schermo montato dalla Pro Loco per vedere la partita, non era stato previsto alcun servizio d'ordine?
L'altra domanda che poniamo all'amministrazione comunale di Cascina è relativa alla video sorveglianza, che su Corso Matteotti, sembrerebbe non idonea al riconoscimento di chi commette reati (o in questo caso all'individuazione dei ragazzi violenti protagonisti dei disordini).
Come è possibile che Corso Matteotti, cuore del commercio e della vita sociale cascinese, sia sprovvisto di un sistema di video sorveglianza adeguato?
Al più presto, appena le avremo, pubblicheremo le risposte del Comune di Cascina
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