Cascina, progetto di recupero della antiche mura
Valorizzazione delle mura di Cascina, finalmente un progetto definitivo per il recupero di una parte, forse la più importante, del centro storico cascinese.
La Macrostruttura lavori Pubblici e Tutela Ambientale lo ha presentato all’Amministrazione Comunale che lo ha approvato, sia nella parte tecnica che in quella economica.
Il progetto adesso parteciperà al Bando della Regione Toscana rivolto proprio alle città murate per il recupero delle antiche mura.
Il progetto, nel suo complesso, avrebbe bisogno di oltre 500.000 euro di finanziamento.
La Giunta Comunale pensa intanto di iniziare con un importo di 200.000 euro: 40.000 a carico del Comune di Cascina e la restante parte finanziata proprio con i soldi della Regione Toscana se il progetto risulterà vincitore del Bando regionale.
Un lavoro complesso, articolato che necessita di particolari attenzioni. Sia per le tante intersezioni con manufatti che si sono interconnessi con le mura, sia per le non perfette condizioni in cui si trovano molti dei tratti rimanenti delle mura cascinesi.
Il primo intervento riguarderà il recupero del tratto che si sviluppa sul lato sud del centro, da Via Genovesi e sul lato est fino a Corso Matteotti e la realizzazione della nuova pavimentazione in cemento architettonico sulla quasi totalità di Via Lungo Le Mura che corre proprio lungo le stesse mura.
Nel suo complesso sarà un lavoro complesso a causa della purtroppo non lungimiranza degli stessi cascinesi nel passato, come infatti viene scritto proprio nella relazione tecnica:
Distruzioni, manomissioni e ricostruzioni indebite ne hanno completamente modificato la fisionomia originaria. Confrontando le planimetrie di Cascina dal 1820 ad oggi è evidente una sensibile trasformazione non tanto della struttura urbanistica, quanto delle funzioni in essa presenti con la progressiva sostituzione di ampi spazi adibiti ad orti con agglomerati di edifici per abitazioni ed annessi. Per ciò che riguarda le mura è da sottolineare che i maggiori danni subiti risalgono al periodo intercorrente tra la fine dell'Ottocento e la seconda guerra mondiale: porta fiorentina nel 1889 e porta pisana solo pochi anni prima vengono demolite per far posto al passaggio del tram a cavalli. Le torri vengono tamponate ed adibite ad abitazione e le cortine vengono sfruttate come muri d'appoggio per nuove costruzioni o vengono abbassate.
Entrando invece nel merito del vero e proprio restauro delle mura, il progetto prevede: pulizia dei tratti interessati dalle erbe e piante infestanti, ripresa e consolidamento delle murature nei tratti in cui si sono formate nel tempo cavità con pietre uguali a quelle esistenti e malta di calce; ripresa e consolidamento di tratti di murature scollegate mediante ripristino degli interstizi con utilizzo di malta di calce; realizzazione di illuminazione artistica che illumini dal basso verso l’alto le parti rimaste delle mura.
Dove possibile saranno spostate le condutture, i cavi passanti proprio lungo le mura, in accordo con gli enti gestori dei servizi (gas, luce, acqua).