"A Cascina tasse progressive". Il Comune risponde a Rollo
L'amministrazione Betti: "L'incapacità di leggere un bilancio? Sull'addizionale irpef parole incomprensibili"
Con una nota il Comune di Cascina torna sulla vicenda Irpef e sul comunicato inviato nei giorni scorsi dal consigliere di opposizione Dario Rollo (LEGGI ANCHE Dario Rollo: "regalo di pasqua del Comune di Cascina, aumenta l'Irpef")
Scrive il Comune di Cascina. "Il consigliere di minoranza Dario Rollo mostra di non comprendere il bilancio preventivo del Comune di cui è stato sindaco facente funzione per un breve periodo. Sull’addizionale comunale Irpef il consigliere pare non essere stato in grado di leggere la pagina 88 del documento unico di programmazione. In quella pagina viene segnalato come "la nuova modulazione dell'imposta garantisce all'ente parità di gettito rispetto agli anni precedenti".
Se si vuole fare un’analisi più di dettaglio, si vedrà che le scelte dell’amministrazione comunale di Cascina sono andate nella direzione di dare maggior equità alla tassazione. Il consigliere, con una lettura del tutto parziale della manovra, non considera le novità e l’estensione della fascia di esenzione dal pagamento dell’addizionale. Fino a 12mila euro i titolari di solo reddito da lavoro dipendente e pensioni non avranno addizionale Irpef e per i titolari di tutte le altre categoria di redditi la soglia di esenzione è invece fissata a 11mila euro.
Stiamo inoltre andando a introdurre una progressività della tassazione comunale, seguendo la divisione per scaglioni di reddito delle persone fisiche. Per i redditi fino a 15mila euro l’addizionale sarà dello 0,75%, fino a 28mila passerà allo 0,76%, fino a 55mila allo 0,77%, fino a 75mila dello 0,78% e passerà allo 0,8% per i redditi superiori a 75mila euro. È il primo passo. Negli anni prossimi intendiamo proseguire il lavoro, differenziando maggiormente l’importo dell’addizionale, in modo tale che chi ha di meno vada a pagare meno. Una linea definita anche attraverso il confronto con i sindacati.
Singolare che il consigliere si riferisca di nuovo alla Tari. L’importo della tariffa non è ancora stato determinato e, al momento, l’unico appesantimento sui conti del prossimo triennio deriva da un calcolo ottimistico sul gettito della tariffa per il 2020. L’anno in cui il consigliere faceva le funzioni di sindaco, dopo che la prima cittadina eletta aveva scelto di cambiare lavoro. Quel calcolo ottimistico ha portato a uno sbilancio che dovrà essere recuperato nei prossimi tre anni. Un “regalo” dal passato".