Cascini@mo, quella pazza idea per rilanciare il corso

Politica
Cascina
Giovedì, 5 Maggio 2016

Dopo la presentazione tenuta in aprile negli studi di Punto Radio, Cascini@mo, la lista civile che alle prossime elezioni amministrative appoggia la candidatura a Sindaco di Alessio Antonelli, si presenta alla cittadinanza pronta a rispondere alle domande che le persone vorranno rivolgere loro nel corso degl'incontri pubblici programmati sul territorio (qui il programma degli appuntamenti). Primo di questi, e non poteva essere altrimenti, quello avvenuto a in piazza Caduti a Cascina, luogo scelto non a caso, in quanto simbolo del capoluogo che deve fare da traino a tutte le frazioni del comune.

Proprio il cuore di Cascina è in cima alla lista programmatica di Cascini@mo. Trasformare è la parola d'ordine. Trasformare il corso di Cascina in un polo di atteazione per lo shopping di qualità, sfruttando l'ambiente di una città reale, vera, con la sua storia e le sue tradizioni, piuttosto che l'architettura di un villaggio finto, sterile, freddo, per promuovere un'esperienza unica che combina shopping, cibo, design, e storia con conseguente impatto significativo sul turismo e sul relativo indotto, in parole povere, l'obiettivo è trasformare Corso Matteotti in un City Outlet, che almeno dal punto di vista dell'ambiente circostante sarebbe molto più attraente dei villaggi dello shopping costruiti ad arte e quindi privi di fascino.

Incentivare attività culturali in spazi pubblici dal capoluogo alle frazioni, in modo da favorire da un lato l'identità locale, e dall'altro favorire l'integrazione sociale fra le varie comunità presenti sul territorio. E siu questo punto molto importante si estende la discussione su due argomenti in questo periodo di campagna elettorale "molto caldi". L'assoziazionismo con la vicenda della filarmonica "Mugnone" e la questione dei profughi ospitati nel casolare de "la Tinaia" a Chiesanova.

Sulla prima questione le donne e gli uomini di Cascini@amo hanno le idee molto chiare. Pur senza entrare nel merito diretto della questione: "non abbiamo le carte per poter dare un giudizio di merito, dicono, ma anche l'associazionismo deve avera la libertà di esprimersi nel rispetto delle regole". 

Sulla questione dei profughidi Chiesanova la posizione è più articolata: "In risposta ai gravi episodi di intolleranza avvenuti in presenza del sindaco di Cascina Alessio Antonelli martedì sera durante un’assemblea sull’arrivo dei profughi assegnati dalla prefettura di Pisa nella frazione di Santo Stefano a Macerata, dicono gli esponenti della lista civile Cascini@mo, esprimiamo tutta la nostra solidarietà al primo cittadino e agli abitanti di Santo Stefano a Macerata che non si identificano nelle posizioni emerse in quella sede. Sottoscriviamo le parole con cui lo stesso Sindaco Antonelli ha stigmatizzato l’accaduto l’indomani mattina e ribadiamo con decisione che il tema dei richiedenti asilo non deve essere terreno di mercimonio politico della più bassa natura. Sottolineiamo che, di fronte all’immigrazione non programmata di questi ultimi anni, il dovere dell’accoglienza è sancito da normative nazionali ed europee, ma ancor di più il dovere dell’accoglienza è imposto da un’etica umana ed evangelica, senza preoccuparci se qualcuno ci accuserà, come già successo, di essere “sinistra da salotto”. Ebbene, essere di sinistra significa anche non accontentarsi di ascoltare le grette prese di posizione di chi, su questa drammatica situazione mondiale, cerca di speculare per interessi di parte o di visibilità personale, chi crede che irrigidire i rapporti tra le comunità alimentando paura e ignoranza sia il modo per difendersi, tornare a modelli di convivenza “armata” sia la strada da perseguire, chi è insofferente a qualsiasi ragionamento che vada oltre al rozzo “non nel mio cortile”, chi propone e firma leggi ideologiche e razziste che, con l’istituzione del “reato di clandestinità”, “ingolfa inutilmente l’amministrazione della giustizia”, rendendo di fatto impossibile la gestione “snella” anche delle procedure di rimpatrio, qualora si rendessero necessarie. Noi siamo per l’accoglienza e per l’integrazione, noi siamo per le regole, serie e condivise, per i doveri prima dei diritti, per la solidarietà umana nei confronti del più “debole”, senza nessun aggettivo. Denunciamo con sdegno il clima di intolleranza su cui tali forze stanno cercando di portare anche questa campagna elettorale ed invitiamo tutte le persone che non si riconoscono in questo modo di agire di fare altrettanto. Facciamo appello a tutte le parti in campo a non seguire facili consensi abbassando il livello del dibattito alla pancia della comunità, ma ad alzarlo al livello degli occhi e della testa soprattutto. Dopo questa doverosa presa di posizione, a sostegno del candidato sindaco che appoggeremo in questa campagna elettorale, Casciani@mo non intenderà più tornare su questi temi, ma ci appassioneremo a dibattere sul futuro della nostra città con il nostro stile, perché, oltre ad essere progressisti, abbiamo anche un altro brutto vizio, quello di essere civili".

 

massimo.corsini