Cave dismesse di Uliveto e Caprona. Interrogazione di Vicopisano del Cambiamento
Il capogruppo Roberto Orsolini: "Decenni di abbandono e pericoli ignorati"
Le cave dismesse di Uliveto e Caprona tornano al centro del dibattito politico.
Una nuova interrogazione, che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale, solleva preoccupazioni per lo stato di abbandono e i rischi legati alla sicurezza ambientale e pubblica.
Pareti instabili, vegetazione fuori controllo e potenziali pericoli idrogeologici sono al centro delle critiche rivolte all’amministrazione, accusata di inerzia nonostante gli obblighi normativi.
Particolare attenzione è stata posta sulla cava di Caprona, da anni tristemente nota anche come luogo di suicidi, e sulla mancanza di misure di prevenzione.
Chiesti chiarimenti su eventuali interventi, segnalazioni, sanzioni, e sull’esistenza di piani di recupero legati a fondi europei o PNRR.
Ha scritto il capogruppo di Vicopisano del Cambiamento Roberto Orsolini.
“Ho presentato un’interrogazione che sarà discussa al prossimo Consiglio Comunale sul degrado, sui pericoli e sulle responsabilità ignorate dall’amministrazione a proposito delle le cave dismesse di Uliveto e di Caprona, da decenni in stato di abbandono, senza che ci siano mai stati interventi di recupero ambientale o di messa in sicurezza.
Ogni cinque anni, alla stesura del programma elettorale vengono menzionate, tanto per far vedere che non si tralascia l’argomento, ma la Giunta non ha mai fatto niente e rimangono lettera morta. Si evidenzia la totale inerzia amministrativa, nonostante le norme impongano ai Comuni il dovere di intervenire in caso di inadempienza dei titolari delle cave. Pareti potenzialmente instabili, rischio idrogeologico e vegetazione fuori controllo rappresentano un pericolo concreto per la cittadinanza.
Particolarmente grave la situazione della cava di Caprona, nota anche come luogo di suicidi: un dramma umano che si consuma nel silenzio, senza alcuna misura di prevenzione.
Ho chiesto, tra l’altro, delucidazioni sulle attuali condizioni, l’esistenza di eventuali segnalazioni alle autorità, se siano mai state emesse ordinanze, o sanzioni, se esiste un piano di recupero ambientale agganciato a fondi del PNRR o UE, cosa s’intenda fare per la valorizzazione turistica sostenibile delle grotte di Uliveto fino ad oggi impraticabili ed avvolte in un’intricata vegetazione”