Cento anni dalla morte di Kafka: l’Università di Pisa ospita Moni Ovadia
Il 3 e 4 giugno, all'Arsenale e alla Gipsoteca di Arte Antica il ciclo “Un certo Kafka”
Ha scritto l'Università di Pisa.
Il 3 giugno 1924 Franz Kafka si spegneva, dopo mesi di agonia, nella clinica del dottor Hoffmann a Kierling, nei pressi di Vienna. Di lì a poco Max Brod, suo amico ed esecutore testamentario, avrebbe pubblicato i suoi testi inediti, tra i quali i tre romanzi incompiuti (Il processo, Il castello, America), e sarebbe iniziata la sua corsa nel mito.
In occasione di questo centenario, il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell’Università di Pisa presenta “Un certo Kafka”, un ciclo di iniziative su un autore che ha segnato profondamente la letteratura europea e, più in generale, la coscienza moderna e contemporanea.
La rassegna si apre il 3 giugno 2024 presso il Cinema Arsenale con la proiezione, in copia restaurata, del film Intervista di Federico Fellini, racconto di sé del regista sul significativo sfondo del lavoro a una trasposizione filmica del romanzo America di Kafka.
Martedì 4 giugno, dalle 9.15, presso la Gipsoteca di Arte Antica (Piazza San Paolo all’Orto), si svolge una giornata di studi, durante la quale studiose e studiosi dell’opera di Kafka si confrontano tra loro e con il pubblico per offrire uno sguardo ad ampio raggio sui testi dello scrittore ieri e oggi. Il ciclo si conclude alle 17,45 con un intervento di Moni Ovadia, artista e profondo conoscitore della cultura ebraica, che presenta la propria esperienza in relazione all’opera e alla figura di Franz Kafka.
Il ciclo di iniziative è aperto a tutta la cittadinanza.