Cerimonia di insediamento per il nuovo Arcivescovo di Pisa
Padre Saverio Cannistrà succede ufficialmente a Monsignor Giovanni Paolo Benotto
La Chiesa pisana ha da oggi un nuovo pastore: padre Saverio Cannistrà, carmelitano, 66 anni, originario di Catanzaro, è il nuovo arcivescovo metropolita. Succede a monsignor Giovanni Paolo Benotto, che lo ordinerà vescovo nel pomeriggio durante la solenne celebrazione in Cattedrale, dopo aver guidato la diocesi per quindici anni ed essere giunto al termine del mandato per limiti d’età.
Padre Cannistrà diventa così l’85esimo arcivescovo di Pisa, al termine di un percorso di fede e di studio che proprio a Pisa ha avuto tappe fondamentali. Qui, tra il 1976 e il 1980, ha studiato Lettere alla Scuola Normale Superiore e all’Università di Pisa, laureandosi in Filologia romanza con una tesi sul trovatore provenzale Peire d’Alvernhe, seguita dal professor Gianfranco Contini. Sempre a Pisa, nella chiesa di San Torpè, ha iniziato a frequentare i carmelitani scalzi, seguito da padre Enrico Bianucci. È stato ordinato presbitero il 24 ottobre 1992 da monsignor Alessandro Plotti.
Dopo un lungo servizio come preposito generale dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi, che lo ha portato in tutto il mondo al fianco di oltre quattromila religiosi e diecimila religiose, nel 2021 è tornato a Pisa per un anno. Oggi, quella relazione profonda con la città e con la diocesi si rinnova nel segno della guida pastorale.
Lo stemma episcopale del nuovo arcivescovo reca il motto Serva cor tuum, «una citazione da Proverbi 4,23: “Più di ogni cosa degna di cura custodisci il tuo cuore, perché da esso sgorga la vita”», spiega Cannistrà. Un versetto su cui ha meditato a lungo, ispirato da una riflessione del teologo Dietrich Bonhöffer, scritta nel 1944 dal carcere in occasione del battesimo del figlio del suo più caro amico.
Il pomeriggio di insediamento è iniziato con un incontro con i giovani della diocesi nella chiesa di San Torpè, da cui padre Cannistrà si è poi diretto a piedi verso piazza dei Miracoli, accompagnato dai confratelli carmelitani. Ad accoglierlo, gli amministratori dei Comuni della diocesi, i rettori delle tre università pisane, le autorità civili, militari e religiose, insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine.
Il saluto della città è stato affidato al sindaco Michele Conti e al prefetto Maria Luisa D’Alessandro, con la presenza della deputazione dell’Opera della Primaziale Pisana, guidata dal presidente Andrea Maestrelli.
Alle 16.30 la celebrazione eucaristica in Cattedrale, con la partecipazione di 25 vescovi. Co-consacranti insieme a Benotto saranno monsignor Botros Fahim Awad Hanna, vescovo copto cattolico egiziano, e il cardinale Augusto Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena.