Cerrai della CRI risponde a Ziello: fomenta odio contro di noi

Cronaca
PISA e Provincia
Martedì, 4 Dicembre 2018

"La Croce Rossa Italiana è nemica di Pisa", affermazioni pubblicate su un quotidiano locale, espresse dall'Onorevole Ziello in riferimento all'accoglienza dei migranti.

Il presidente della Croce Rossa Italiana di Pisa, Antonio Cerrai (che presta la sua opera di volontario da ben 35 anni) risponde, come si suon dire, per le rime, alle parole di odio dell'esponente leghista. Pubblichiamo integralmente il post pubblicato su facebook dal Presidente Cerrai, da leggere per capire le "differenze" tra le persone.

Di solito alle peggiori parole che ti vengono rivolte, non rispondi.
Ne ho sopportate tante, ma mai un affronto così culturalmente barbaro è umanamente inaccettabile.
Rispondo, e porterò in Assemblea dei Volontari C.R.I. di Pisa, questo becero attacco, rimettendomi alle valutazioni e alle determinazioni del caso, finanche alla querela, se ne verranno riscontrati in presupposti dai nostri legali e se i Volontari approveranno.
Una cosa è certa: le nostre Associazioni di Volontariato avevano già recentemente denunciato un crescente disagio prodotto da attacchi e offese. 
Ora sappiamo chi ne fomenta l’azione, scoraggiando il lavoro quotidiano e disinteressato dei mostri operatori sociosanitari volontari e dipendenti.
Chi scoraggia e offende il volontariato è come chi (mi si consenta per sfogo una espressione poco educata, ma d’effetto) chi emana flatulenze sotto le coperte del proprio letto: respirerà del suo stesso fetore prodotto da quella pancia che ha contribuito decisamente a rendere colitica.

Non posso fare a meno, questa volta, di intervenire sulle affermazioni dell’on. Ziello e di alcuni benpensanti e mal esprimenti (a cui suggerisco di aprire la finestra per far cambiare l’aria che respirano), che mi hanno chiamato in causa, stimolati da un titolo di giornale, che ovviamente non ho fatto io.

Alcune riflessioni:
- tutti nasciamo nudi e con una capacità intellettiva potenziale (da poter sviluppare nelle fasi del l’apprendimento, dello sviluppo e dell’esperienza);
- In buona parte sviluppiamo una coscienza ed un ragionamento, salvo che ciò non sia, purtroppo per alcuni, un problema di salute;
- Tutti noi non sappiamo ne come, ne quando moriremo: abbiamo quindi il dovere di vivere in serenità, pace, comunione e condivisione di ciò che più bello ci offre la vita, allontanando tutto ciò che ci rende cattivi, vili, egoisti e inadeguati a noi stessi e alla società in cui viviamo;
- I simili tendenzialmente si associano ai simili;
- Le strutture di prima accoglienza le apre la Prefettura, con una autorizzazione formale del Prefetto a seguito di:
- a) aggiudicazione su “gara d’appalto”, per gli oneri compresi nel capitolato e alla migliore offerta, di soggetti giuridici del cosiddetto “terzo settore” (non economico) ed anche di alcuni soggetti privati del “secondo settore” (economico-imprenditoriale);
- b) in affidamento diretto a “rimborso spese” non superiore all’importo previsto dalla norma di legge, previo rimborso delle spese effettivamente sostenute e puntualmente rendicontate, per il servizio reso in nome e per conto della Prefettura affidante (la C.R.I. rientra in questa tipologia di collaborazione);
- I gestori dei CAS non hanno alcuna facoltà di richiedere l’assegnazione di richiedenti asilo; 
- le assegnazioni alle Prefetture provinciali (in base ad un piano di riparto stabilito dal Governo in accordo con le Regioni) sono di esclusiva titolarità del Ministero dell’Interno;
- Gli immobili utilizzati per l’accoglienza sono di proprietà, in affitto, in comodato d’uso o in requisizione con ordinanza del Prefetto (quest’ultima opzione riguarda solo immobili, di proprietà dello Stato o di Enti Pubblici, che risultino “abbandonati” e da risanare, recuperare, manutenere, riattrezzare per consentirne un uso idoneo al momento e restituirli a fine accoglienza ai legittimi proprietari, per essere reimmessi nel circuito patrimoniale sociale o di rendita per gli Enti medesimi); è risultata questa una “intelligente” (speriamo che qualcuno lo capisca, spiegato in modo così elementare) e “apprezzata” operazione che ha tolto “degrado nella nostra città” (e non mi risulta in altre), ha bonificato strutture ed aree ove erano presenti rifiuti (anche speciali) conferiti regolarmente a discarica, a cura dell’assegnatario gestore;
- Il rimborso delle spese sostenute non è lucro, ma anzi una restituzione di quanto anticipato dal gestore, in nome e per conto del Governo attraverso le prefetture.

Ci sarebbe da scrivere anche tanto altro (di cui si fa riserva di comunicazione successiva quando l’on. Ziello ne tirerà fuori un’altra delle sue, che probabilmente non tarderà ad arrivare).
Giovedì 6 dicembre 2018 avremo, presso la sede C.R.I. di Ospedaletto, S.E. l’Arcivescovo, che incontrerà C.R.I. Pisa e Pubblica Assistenza di Riglione (entrambe insistenti nella zona oggetto della visita pastorale).
Affronteremo anche in quella circostanza, i temi della solidarietà, dell’accoglienza, del rispetto e dell’attenzione verso i più vulnerabili e gli invisibili della nostra società, a partire dai residenti sul nostro territorio, fino ad arrivare a coloro che, pur nel bisogno, si trovano anche temporaneamente ospiti della nostra comunità.
Umanità, dignità e rispetto per tutti, nessuno escluso.

P.S. Allego l’estratto della mia Certificazione Unica 2017 (art. 4 DPR 322/98), dal quale si evince che io sono dipendente di una amministrazione pubblica e non della C.R.I. (leggendo anche senza studiare il DLgs. 178/2012 e sa.mm.ii., si capirebbe che la percezione di un reddito dalla C.R.I. è incompatibile con la assunzione di cariche elettive, prima delle quali quella di Presidente), dalla quale non percepisco ovviamente alcun reddito, svolgendo per la C.R.I. servizio, ininterrottamente e “onorevolmente” da 35 anni, in ruoli apprezzati e riconosciuti anche da ben due Presidenti della Repubblica Italiana, attraverso la concessione di due distinte “onorificenze” (art. 87 della Costituzione).

Se anche l’onorevole dichiarasse al popolo il suo reddito, i suoi estimatori e ed anche tutti noi capiremmo bene per quale motivo anima così vivacemente la pancia dei suoi seguaci. Siete d’accordo ?

luca.doni