Certificazione di qualità per i centri trasfusionali dell'AUSL Toscana nord ovest
Una verifica capillare e puntigliosa, con giorni di ispezioni stringenti e accurate
A portare a termine l'operazione è stata la Kiwa Cermet Italia (azienda leader nel settore del testing, delle ispezioni e delle certificazioni) in collaborazione con l'Internal auditing della ASL, diretta dal dottor Pierluigi Vecchio, che ha messo sotto esame tutta l'Area funzionale omogenea di Immunoematologia e medicina trasfusionale dell'AUSL Toscana nord ovest. «In altre parole, i centri trasfusionali dell'Azienda sono stati sottoposti ad un test di qualità che alla fine si è concluso con un importante risultato - spiega Fabrizio Niglio, direttore dell'area di Immunoematologia - infatti, per la prima volta, siamo riusciti a certificare l’intera area trasfusionale superando tutte le verifiche del caso. Un risultato ottenuto grazie al coinvolgimento e all’impegno dei colleghi medici, infermieri e tecnici di tutte le unità operative, dell’Internal auditing, dei direttori di ospedale, dei direttori di dipartimento e della Direzione aziendale. Voglio ringraziare tutte queste professionalità per lo splendido lavoro di squadra. La certificazione ottenuta sancisce la validità del nostro operato giornaliero ed è una solida base per un processo di miglioramento costante». L'attività di certificazione ha riguardato una vasta gamma di attività in capo all'area trasfusionale tra cui: l'erogazione di servizi e la gestione dei donatori, la raccolta, validazione e gestione delle scorte e la distribuzione degli emocomponenti, i follow up, l'erogazione di prestazioni di immunoematologia e medicina trasfusionale e l'Aferesi Terapeutica (importantissima terapia salvavita) . La certificazione è stata ottenuta dall'Area trasfusionale nel suo insieme (centri trasfusionali di Livorno, Cecina, Piombino, Pontedera, Volterra, Lucca, Barga, Castelnuovo Garfagnana, Viareggio, Massa Carrara, Pontremoli e Fivizzano).
«I punti di forza evidenziati dai certificatori sono stati - prosegue Niglio- la costanza nell'ottima qualità delle prestazioni erogate; la modulazione e l'esperienza dell'organizzazione, che consente di sopperire in modo valido alle necessità sopravvenienti; la grande consapevolezza relativamente al risk assessment e soprattutto alle opportunità; il grado di conoscenza e applicazione dei presidi documentali propri dei processi core; la ricchezza e completezza dei documenti di registrazione e analisi dei dati; la propensione al miglioramento continuo, che è profondamente radicata nell'organizzazione e costituisce un'efficace prospettiva dell'attività quotidiana».
«Alla nostra area sono state riconosciute competenza e consapevolezza - conclude Niglio - capacità di lavorare in team con continuità e fluidità, oltre che capacità di reazione. Giudizi che riempiono di soddisfazione e orgoglio tutti coloro che lavorano nell'Area di Immunoematologia e medicina trasfusionale e che fanno crescere la fiducia che i pazienti possono riporre nei centri trasfusionali dell'AUSL Toscana nord ovest».