Cgil: "Ikea: un'azienda che non riconosce il valore dei suoi dipendenti"
Il sindacato: "Ha raddoppiato il suo fatturato, ed ignorato le richieste sindacali, voltando le spalle ai propri dipendenti"
Filcams Cgil non dà un buon giudizio su Ikea ed i rapporti intrattenuti dal colosso svedese con i dipendenti.
Per questo motivo, a livello nazionale e territoriale, il sindacato ha già previsto un primo pacchetto di 24 ore di sciopero, articolato in 8 ore a livello nazionale e 16 a livello territoriale.
A Pisa lo stato di agitazione dei lavoratori Ikea, inizia sabato primo marzo, con un'ora di sciopero a fine turno.
Ha scritto Filcams Cgil Nazionale.
IKEA, grazie alla professionalità delle sue lavoratrici e dei suoi lavoratori, ha raddoppiato il suo fatturato. Tuttavia, dopo oltre un anno e mezzo di trattative per il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale, ha ignorato completamente le richieste sindacali, voltando le spalle ai propri dipendenti.
Nonostante si definisca un gruppo democratico e inclusivo anche a livello internazionale, IKEA non rispetta i suoi stessi principi nei confronti dei lavoratori.
Queste alcune delle richieste inaccettabili dell'azienda:
- mancato riconoscimento delle maggiorazioni ai nuovi assunti,
- un sistema derogatorio sulle professionalità,
- cancellazione della "malattia statistica",
- obbligatorietà del lavoro festivo.
In un’impresa che vede le relazioni territoriali ridotte al minimo, con un gran numero di lavoratori assunti part time senza possibilità di integrazione oraria, si assiste oggi all’introduzione di nuovi modelli di business che vedono l’apertura di nuovi punti vendita di prossimità nei quali è impedita l’agibilità alle rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori e viene proposto al tavolo di trattativa un protocollo paradossalmente di limitazione di diritti già sanciti.
Per questi motivi, si proclama l'apertura dello stato di agitazione e l'indizione di un primo pacchetto di 24 ore di sciopero, articolato in 8 ore a livello nazionale e 16 ore a livello territoriale che verranno comunicate tempo per tempo.
La Filcams Cgil di Pisa già si muove proclamando lo sciopero di un’ora a fine turno di Sabato 1 Marzo, un primo segnale di risposta alla chiusura al dialogo da parte aziendale.
Si valuteranno tutte le azioni opportune per modificare le scelte aziendali a tutela dei diritti di tutti i dipendenti IKEA affinché si raggiunga un’intesa dignitosa per gli stessi.
Potete seguire la campagna sulla pagina Facebook della Filcams CGIL Nazionale