CGIL: "Inaccettabile morire di lavoro"
La CGIL interviene sulla morte sul lavoro avvenuta a Santa Croce, ritiene inaccettabile che nel 2023 succedano ancora queste tragedie, chiede urgenti interventi per la sicurezza sui luoghi di lavoro
Riteniamo inaccettabile che si continui a morire sul lavoro.
Quello avvenuto ieri al Consorzio Aquarno di Santa Croce sull’Arno è un episodio gravissimo che non può lasciarci indifferenti.
Durante la consueta fermata estiva e quindi mentre l’impianto non riceve le acque di scarico delle aziende conciarie, un operaio addetto alle manutenzioni è deceduto ed il suo collega che era con lui è ricoverato in ospedale in gravissime condizioni.
Esprimiamo il nostro cordoglio alla famiglia del deceduto e ci auguriamo che il lavoratore ferito si possa rimettere presto e l’episodio non debba aggravarsi ulteriormente.
Attendiamo di conoscere dagli organi pubblici di controllo la dinamica esatta di quanto accaduto, ma chiediamo fin da subito con forza che vengano accertate al più presto le eventuali responsabilità sull’accaduto e là dove risultassero colpe o eventuali negligenze su chi doveva far rispettare il rispetto delle norme di sicurezza paghi senza sconto.
Dobbiamo mettere in campo ogni sforzo affinché si interrompa la lunga lista dei morti sul lavoro, per questo ci dichiariamo disponibili fin da subito a valutare tutte le azioni da poter intraprendere in accordo con i lavoratori e chiediamo si apra subito un confronto con la direzione aziendale che non può esimersi dalle sue responsabilità.
Per tutti questi motivi oggi siamo stati presenti con un presidio fuori dai cancelli aziendali.