Che cosa abbiamo imparato da James Bond?
Dal punto di vista letterario, James Bond spegne quest’anno 69 candeline. Era infatti il 1953 quando Ian Fleming diede vita a Casino Royale, il primo libro delle celebre serie dedicata all’agente 007 dei servizi segreti britannici.
La comparsa sul grande schermo dell’uomo con la licenza di uccidere non si è dovuta fare attendere molto. Per l’esattezza, Dr. No uscì nelle sale cinematografiche di tutto il mondo nel 1962.
Affascinante e circondato da donne meravigliose, amante del Vodka Martini agitato e non mescolato, dotato di uno straordinario senso dell’umorismo e di una lista interminabile di gadget, Bond è un ormai un’icona.
A pochi mesi dall’uscita di No time to die – l’ultimo film della serie uscito in Italia il 30 settembre 2021 dopo una lunga attesa – vogliamo presentare alcuni degli insegnamenti più importanti che 007 ci ha impartito in tutti questi anni, dopo aver fatto chiarezza sulla sua fine.
Le sorti di James Bond: è davvero morto?
Leggendo i 12 romanzi e le due raccolte di racconti di Fleming, non vi sono tracce della morte di James Bond. Per la sua trasposizione cinematografica, invece, si è optato per un finale differente.
No time to Die – il 25esimo capitolo della serie – non lascia adito a dubbi: Bond scompare in un’esplosione. Essendo stato Infettato dal contagiosissimo nanobot Heracles, la sua morte è considerata l’unica opzione per non infettare e così garantire la sopravvivenza alla figlia ed all’amata Madeleine Swann.
Altre sono però le vere ragioni alla base di questa drastica decisione che ha scioccato milioni di fan. Dato che questo film sarebbe stato l’ultimo con Daniel Craig come protagonista, i produttori hanno optato per farlo uscire dai giochi definitivamente, così da rendere chiara la decisione al pubblico.
Portare a termine ciò che si inizia
Uno dei più importanti insegnamenti lascatici in eredità dalla spia britannica è quello di non smettere mai di perseverare, indipendentemente dalla situazione che ci si trova costretti ad affrontare. Spesso nella vita ci si pone obiettivi ambiziosi ma, alla prima difficoltà, si tende a demordere a causa della paura di fallire.
Chiunque abbia intrapreso un percorso di studi o si sia cimentato in un progetto lavorativo importante si sarà certamente reso conto che gli ostacoli da superare sono tanti. Come James Bond, tutti possono affrontare i loro avversari più temuti e sconfiggerli in battaglia, si tratti di professori troppo severi o datori di lavoro che ripongono scarsa fiducia nei nostri confronti.
Vincere alla roulette online
Bond non è solo la più abile spia al servizio della Regina d’Inghilterra, ma anche il miglior giocatore d’azzardo dell’MI6 – di baccarat nei libri e di roulette nei film. Il suo successo, in quest’ultima, è dovuto alla cosiddetta “strategia James Bond” che, semplice da applicare, richiede comunque di seguire alcune regole.
Nello specifico, devono essere scommesse 20 unità in tre puntate – 14 sulla sequenza di numeri 19-36, 5 su quella 13-18 e 1 sullo 0. Sebbene quest’approccio abbia prospettive in apparenza velleitarie, è possibile vincere utilizzandolo sui nei siti web che offrono la roulette online. Questi concedono vari tipi di bonus ai loro clienti, mitigando quindi le possibilità di perdita.
Scegliere l’abbigliamento giusto
La creatura di Fleming può anche essere presa come modello d’eccellenza per quanto riguarda lo stile. Occorre però evitare di illudersi che vestire i suoi panni sia l’unico requisito per acquisirne automaticamente gli inimitabili fascino e carisma.
La maggior parte degli spettatori si ricorderà del suo stile impeccabile che trova nei completi classici, scarpe di ottima fattura e l’uso di accessori come i gemelli i suoi punti di forza. Se si ha in programma una riunione di lavoro importante o una cena speciale, ispirarsi a questo look è sinonimo di successo.
Bond, però, è anche tanto altro e guardando i suoi film si possono trarre lezioni per vestirsi bene in estate. Ognuno degli attori che l’ha interpretato – da Sean Connery allo stesso David – è riuscito a non sfigurare neanche nei mesi più caldi dell’anno e le occasioni che richiedono una maggiore disinvoltura.