"Chi si scusa si accusa": le opposizioni replicano a Pisamo sull'appalto AVR

Politica
PISA e Provincia
Venerdì, 26 Febbraio 2021

"Le risposte di Bottone confermano una situazione fuori controllo"

Sull'appallto AVR, continua lo scontro politico tra Pisamo e opposizioni in consiglio comunale. Con un comunicato i consiglieri Olivia Picchi, Francesco Auletta, Gabriele Amore pongono alcune domande ad Andrea Bottone, amministratore unico di Pisamo.

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Scrivono le opposizioni

Excusatio non petita accusatio manifesta.

E' questo il primo commento che ci suscita la risposta del Presidente di Pisamo, ai nostri rilievi sulla situazione denunciata da lavoratori e sindacati riguardo all'appalto di Avr.

Bottone si inventa da parte nostra "accuse di favoritismo" e tace sulla condizione in cui versano i lavoratori a tempo determinato utilizzati per coprire straordinari e reperibilità. Non si accorge neppure che alcune delle sue affermazioni confermano esattamente le gravi responsabilità di Pisamo da noi denunciate.

E così torniamo a riporre a Bottone alcune domande.

1) Apprendiamo che per lui è corretto applicare il ccnl pulizie a chi fa lavori edili sulle strade. Non solo è dunque accondiscendente all'applicazione di un contratto non congruo ma addirittura ritiene giusto sfruttare i lavoratori?

2) Nell’appalto sono previsti “servizi di manutenzione ordinaria” e “lavori di manutenzione straordinaria”. Per questi ultimi l’art. 11 del capitolato prevede l’utilizzo del prezzario regionale 2020 che considera per queste lavorazioni il costo del CCNL Edilizia. Su quale basi dunque si ritiene congruo il CCNL Pulizie e Multiservizi?

3) Ai sensi dell’art. 30 comma 4 del Codice dei Contratti “Principi per l’aggiudicazione e l’esecuzione dei contratti di appalto e concessione” vige l’obbligo per l’appaltatore di applicare il CCNL connesso con l’attività oggetto dell’appalto e di vigilanza sul rispetto di tale obbligo. Le linee guida Anac e la recente giurisprudenza che impongono comunque alle stazioni appaltanti "un accertamento da compiersi necessariamente in concreto, posto che i minimi retributivi previsti dai contratti collettivi – quali che siano quelli che l’operatore economico ritenga di applicare – si presumono idonei a garantire una retribuzione proporzionata ex art. 36 Costituzione". Normative, giurisprudenza nate dall’obbligo morale di tutelare i lavoratori. Se non si intende adempiere a quello morale, Bottone, vuol almeno adeguarsi a quello normativo?

4) Se PISAMO come stazione appaltante non deve individuare il CCNL di riferimento, come ha fatto a determinare l'importo a base di gara così come previsto dall’art. 23 c. 16 del Codice? Come ha potuto valutare la congruità o meno dell’offerta senza una base di riferimento?

5) Se le stazioni appaltanti non dovessero individuare il CCNL di riferimento, come è possibile allora che Autostrade SpA abbia chiesto in sede di gara l'applicazione del CCNL degli edili e Avr, aggiudicataria dell'appalto, applica per quei lavoratori detto contratto?

6) Bottone cita le tabelle ministeriali che a suo dire garantirebbero la bontà dell’offerta in merito alle retribuzioni percepite dai lavoratori. Forse Bottone ignora che tali tabelle nulla hanno a che fare sul rispetto dei ccnl e delle condizioni dei lavoratori ma intervengono solamente come parametro in sede di valutazione di offerta anomala. Le tabelle ministeriali sono riferite (almeno per il Multiservizi) al 2013 per cui, anche nel caso si volessero utilizzare i valori andrebbero necessariamente aggiornati. O forse l’intento di Bottone è pagare salari che risalgono a quasi 10 anni fa?

7) Guarda caso, dopo la segnalazione di Diritti in Comune, si annuncia che le prossime gare saranno telematiche. E' un ammissione quindi dell'irregolarità di quelle passate? E perchè, pur essendo vigente l'obbligo dal 2018, non si sono attivati prima? Si dice che sia una questione di costi, ma non pensiamo che gli obblighi normativi possano essere disattesi per ragioni di economicità. E poi nel rapporto costi / benefici, € 15.000 l'anno sono sicuramente compensati da minori costi per la gestione cartacea delle gare.

8) Bottone annuncia che le "microgare" aumentano il servizio ed il personale occupato, nello stesso tempo dice che non è possibile internalizzare per i costi. Significa che si vuol fare più servizi lucrando ancora sul costo del lavoro? Se da una parte si annuncia la necessità di maggior personale, come è possibile una riga sotto dire che non è economicamente sostenibile? Come pensa debba essere retribuito il lavoro l’Avvocato Bottone?

9) La parcellizzazione degli affidamenti ha portato ad un aumento dei costi annuali del servizio, ne è stato tenuto conto nella predisposizione delle gare o si è lasciato che le conseguenze di una scelta gestionale siano pagate ancora una volta dai lavoratori?

Temiamo di conoscere già tutte le risposte: se si accetta di vedere lavorare a mani nude 3 ragazzi a tempo determinato per 19 giorni di fila e con ben 0,13 euro all'ora per la reperibilità non c'è molto da aggiungere.

redazione.cascinanotizie