"Chiesa di San Zeno, la destra l'ha abbandonata"
La denuncia viene dal gruppo politico "Una Città in Comune" che parla delle responsabilità della destra pisana su questo bene abbandonato a se stesso
Questo il comunicato integrale
Era il 2019 quando il Comune annunciava che si era pronti a dare seguito al progetto per il complessivo restauro della splendida Chiesa di San Zeno. L’importo dei lavori era stimato, ormai 5 anni fa, per 1 milione e 420 mila euro che sarebbero servirti per il recupero della copertura e altri presidi antisismici, il consolidamento di parti delle mura, la realizzazione di una cancellata a chiusura del porticato, le misure antincendio e il raddoppio delle vie di uscita.
Il Comune aveva inoltrato alla Fondazione Cassa di Risparmio il progetto per il contributo, ma come emerge da una interrogazione presentata dal nostro gruppo consiliare “l’operazione si è interrotta in quanto sono stati giudicati lavori non immediatamente cantierabili, dovendosi prioritariamente procedere all’esproprio di una porzione retrostante l’immobile per la realizzazione della seconda uscita di emergenza”.
Sono trascorsi 5 anni è tutto rimasto immutato e il problema che ha bloccato l’intervento della Fondazione non è stato risolto dal Comune. Perché l’amministrazione comunale non ha proceduto con questo esproprio? Com’è possibile questa inerzia?
Il dato di fatto è che purtroppo questo meraviglioso tesoro pisano che dalla fine degli anni Settanta è stato spesso usato per spettacoli teatrali, mostre e concerti, e in seguito per la celebrazione di matrimoni, è e rimane chiuso e abbandonato e ad oggi non c’è alcuna prospettiva né tempi certi per la sua riapertura.
L’unico intervento in programma per non far definitivamente deperire il bene, come emerge dalla risposta alla nostra interrogazione è che in quest’anno (pioggia permettendo) sarà effettuato un intervento di consolidamento della copertura e verranno realizzate le fatidiche cancellate esterne, per “evitare che nel portico si accumuli sporcizia”.
L’ennesima occasione sprecata, l’ennesima cancellata a cercare di nascondere i problemi e a oscurare la bellezza.