Chiuso definitivamente il campo Rom di Ospedaletto
Da questa mattina ruspe al lavoro per completare la demolizione avviata nelle settimane scorse
Chiuso definitivamente il campo Rom di via Maggiore a Oratoio. L'intervento di demolizione sta pricedendo dalle prime ore di questa mattina. Sul posto la Polizia Municipale e le ruspe delle ditte incaricate che provvedono ad abbattere le baracche ed i manufatti che erano ancora in piedi. Gli occupanti del campo nelle scorse settimane sono stati via via allontanati grazie all'opera anche della società della salute che in accordo con l'amministrazione comunale ha erogato un contributo economico alle famiglie che decidevano di lasciare Ospedaletto in modo spontaneo e che trovavano una soluzione alternativa.
«Le norme nazionali in materia di occupazione abusiva di terreni, spiega il sindaco Michele Conti, ci sono venute incontro: in particolare la direttiva del Ministero dell’Interno del 1 settembre 2018 ci ha dato gli strumenti per produrre atti in giunta e in consiglio finalizzati a tale scopo. La direttiva, che detta le linee di indirizzo da adottare in caso di occupazione arbitraria di immobili o terreni, prevede per gli occupanti che non si trovano in condizioni di fragilità, la possibilità di assumere forme di assistenza».
Successivamente sono stati infatti introdotti interventi sociali finalizzati a individuare, solo per coloro che ne avevano titolo, sistemazioni alternative. «Il lavoro costante portato avanti dai servizi sociali, prosegue Conti, schierando professionisti capaci di mediare le situazioni ed individuare soluzioni adatte per ogni singolo nucleo familiare, ha permesso di procedere alla riduzione delle presenze e all’abbattimento delle baracche, senza mai riscontrare alcun momento di tensione».
«Grazie a questi interventi, conclude il Sindaco, nel marzo 2019 le presenze erano scese a 259, di cui 114 adulti e 113 minori, mentre nel mese di luglio erano già 200 le persone allontanate. Durante il mese di agosto gli interventi sociali hanno portato all’allontanamento degli ultimi nuclei rimasti, permettendo di arrivare allo svuotamento definitivo dell'insediamento. Dopo soli 11 mesi di intervento, in netto anticipo rispetto al cronoprogramma da noi stabilito, è stata emessa un’apposita ordinanza, emanata per le gravi condizioni igienico-sanitarie ed ambientali in cui è ridotta l’intera area, che ne decreta la chiusura ufficiale».
Con l’abbattimento oggi delle ultima baracche rimaste in piedi, l'area, dopo che nei mesi scorsi si era già provveduto a realizzare una recinzione con jersey al fine di isolare la parte che solitamente veniva usata per accatastare ed incendiare rifiuti, verrà in questi giorni interamente recintata e si potrà dare inizio al lungo lavoro di asportazione dei rifiuti presenti nell’area e alla successiva opera di bonifica ambientale, che durerà alcune settimane, data la mole e la natura, anche pericolosa, di molti rifiuti. L'intervento dell'Ufficio Ambiente per le operazioni di pulizia viene supportato dalla Polizia Municipale e dalle altre Forze dell'Ordine messe a disposizione dalla Questura di Pisa. Chiude così il campo nomadi non autorizzato più grande della Toscana: al momento dell'insediamento dell'amministrazione di centrodestra erano poco meno di 300 le persone presenti all'interno del campo.