Ciao Cascina, la Ceccardi e il saluto che non c'è stato
La ormai ex Sindaca di Cascina, Susanna Ceccardi ha lasciato l'incarico e si appresta a svolgere il suo ruolo politico al Parlamento Europeo. Nessun saluto ufficiale a Cascina e ai suoi cittadini durante l'ultimo Cosniglio Comunale
E così, dopo tre anni, Susanna Ceccardi se ne va, senza salutare. Si perché nel Consiglio Comunale del 27 giugno, quello che sanciva il passaggio di consegne, della fascia tricolore tra la dimissionaria Susanna e il Vicesindaco Dario Rollo, lei non si è neppure presentata.
Ora potrebbe essere comprensibile una sua assenza: la materinità, il caldo, possibile affaticamento. E per questo gli auguriamo il meglio possibile per lei e per il futuro nascituro.
Ma se impossibilitata a venire, almeno una bella lettera di “arrivederci” rivolta ai suoi cittadini, un breve discorso scritto per ringraziare almeno coloro che resero possibile la sua elezioni a Sindaca, ai consiglieri che, escluso pochi, senza mai aver aperto bocca o proferito parola hanno sempre alzato la manina con disciplinato ordine.
Niente, come il nulla amministrativo sono stati questi tre anni di legislatura a trazione leghista, tanto che non sono stati in grado di intercettare un euro di fondi europei (una delle promesse elettorali della Ceccardi, come la riapertura di Corso Matteotti… e la famosa scrivania in piazza, per fare pochi esempi).
Il mantra di Ceccardi and Company è sempre stato quello dell’apertura dei cassetti, del risanamento economico e poco altro.
I cassetti sono stati aperti ma non sembra che qualche politico sia finito sotto indagine, il risanamento è facile da farsi quando non si attivano mutui e finanziamenti per lo sviluppo della città.
Ad oggi la Città del Teatro versa ancora in gravi condizioni, tanto che si è dato in gestione anche l’estate cascinesi per evitare la cassa integrazione per i lavoratori, il progetto dell’ANCI sui vigili di quartiere finanziato dalla Regione Toscana non riguarderà Cascina perché la Susanna e Rollo sono usciti dall’associazione che rappresenta i comuni italiani (ANCI appunto) descrivendola come un semplice carrozzone politico, inutile.
Ma saranno i cittadini il prossimo maggio 2020 a valutare l’operato amministrativo di una giunta leghista (Fratelli D’Italia e Forza Italia hanno sempre avuto un ruolo defilato) che non riesce neppure a far rispettare un’ordinanza sindacale riguardante una torre civica privata posta in via Lungo le mura che attende dal settembre 2018 di essere messa in sicurezza.