Cinque anni fa la Lega espugnava Cascina
Il sindaco Betti: Dopo la "bocciatura dei cittadini", gli ex amministratori verdi "hanno abbandonato Cascina"
Michelangelo Betti, sindaco di Cascina, festeggia l'anniversario della vittoria leghista del giugno 2016. "Una fiammata" - dice Betti - non seguita da benefici per il territorio.
Scrive Michelangelo Betti
Anniversario, un'illusione presto tramontata
Cinque anni fa, il 19 giugno 2016, la bandiera verde della Lega iniziò a sventolare sul municipio di Cascina. I protagonisti di quel successo elettorale lo presentarono come l'apertura di un ciclo amministrativo di lungo termine e ci fu un clamore mediatico che dette credito a questa lettura.
È stata invece una fiammata. Quel gruppo di nuovi politici ha utilizzato l'amministrazione comunale come clava ideologica, dimenticandosi i cittadini. Quel gruppo di nuovi politici, che in questi mesi avrebbe dovuto trovare il giudizio dei cittadini sul proprio operato, ha abbandonato Cascina. La loro ascesa al Parlamento nazionale o a quello europeo non ha portato benefici a questo territorio e la loro presenza si limita a iniziative elettorali.
La bocciatura dei cascinesi è evidente. Il 19 giugno 2016 la candidata leghista a sindaco ottenne 8897 voti al ballottaggio. Nel 2020 il centrosinistra ha ottenuto 9351 voti al primo turno e la coalizione allargata ha raggiunto 11088 voti al ballottaggio. Il centrodestra si è presentato diviso, ultimo segnale di una fiammata che si era spenta. In meno di un mandato amministrativo.
La responsabilità ora è grande e gli amministratori la sentono. In questi primi mesi, fino a fine aprile, abbiamo dovuto misurarci con gli effetti della pandemia, ma l'impegno per una reimpostazione dell'attività amministrativa è partito, come anche quello per una crescita del livello di partecipazione dei cittadini.
Il 19 giugno 2021 gli amministratori tiferanno Cascina nella finale per l'accesso alla serie D e saranno su Corso Matteotti, di fronte al Municipio, per premiare le scuole del progetto di Cultura Costituzionale che ha coinvolto Ufficio Scolastico Provinciale, Anpi e le quattro Conferenze di Zona per l'Educazione e l’Istruzione della Provincia di Pisa. Due appuntamenti di normale attività amministrativa.