CittadinanzaAttiva di Pisa: "caos vaccini, alcuni semplici suggerimenti"

Cronaca
PISA e Provincia
Domenica, 28 Marzo 2021

CittadinanzaAttiva Tribunale del malato di Pisa interviene in merito ai ritardi nelle vaccinazioni, suggerendo piccoli e semplici accorgimenti che favorirebbero un rilancio delle vaccinazioni

I ritardi registrati nella campagna vaccinale, i meccanismi complessi, l’incertezza delle tempistiche e delle modalità di prenotazioni di test diagnostici e vaccini, le informazioni che si accavallano, i bollettini che si susseguono con dati che assumono significati variabili nei diversi contesti e nelle diverse giornate contribuiscono a creare situazioni di incertezza e angoscia tra le persone.

Chiediamo alle istituzioni di volere porre attenzione a non diffondere questa nuova patologia di ‘annuncite’, a volte contagiosa e nociva più del Covid! Nelle nostre sedi di CittadinanzAttiva – Tribunale per i Diritti del Malato i cittadini si rivolgono, non solo per denunciare ritardi o disguidi, ma per trovare il tempo di ascolto e il tempo dell’informazione.

Le scelte della Regione Toscana sono state di affidare, dopo la prima fase di immunizzazione del personale sanitario e quindi del personale e degli ospiti delle RSA, ai medici di medicina generale la vaccinazione dei loro assistiti, secondo le modalità illustrate dall’Assessore alla Salute Bezzini, basate su criteri demografici, di gravità, e di caratteristiche dei vaccini utilizzati, con un accordo
‘strategico’ con i medici di famiglia per le vaccinazioni degli over 65 anni. Favorendo con chiamata diretta gli over 80, il modello avrebbe dovuto permettere di vaccinare fino a 18 mila pazienti al giorno, per un numero progressivamente crescente di giorni la settimana: purtroppo i risultati sono stati inferiori alle aspettative, tanto che la Regione Toscana è oggi agli ultimi posti in Italia per
quota di over 80 vaccinati.

E’ facile fare critiche, mentre non è facile dare consigli, ma dalle decine di segnalazioni che noi come Associazione di Tutela quotidianamente riceviamo, emergono alcune osservazioni che riteniamo opportuno porre all’attenzione del decisore politico della Regione.

  • Ci chiediamo se sia possibile ovviare alla corsa alle prenotazioni del vaccino, quando potrebbe essere più agevole semplificare i percorsi, utilizzando i database dell’anagrafe sanitaria incrociati con le esenzioni per patologia dei cittadini residenti (che potrebbero essere eventualmente integrati con le segnalazioni dei medici di medicina generale o degli specialisti che hanno in cura particolari categorie di pazienti – esempio i superfragili), chiamando le persone a vaccinarsi il giorno x all’ora y nel luogo indicato, salvo rinuncia, con un preavviso di circa una settimana e una congrua lista di riserva disponibile. Questo potrebbe ridurre l’intasamento dei call center e delle piattaforme di prenotazione e creare un vero collegamento tra struttura ospedaliera e territorio.
  •  La prenotazione dei vaccini per i pazienti con handicap e i loro caregiver dovrebbe potere essere contestuale sulla stessa piattaforma, per evitare di vaccinare i primi e non i secondi (o viceversa).
  •  I pazienti ricoverati negli ospedali (per cause non-Covid) potrebbero probabilmente essere vaccinati in gran parte dal personale ospedaliero durante la degenza. Ci è stato segnalato spesso che il personale sanitario negli ospedali addetto alle vaccinazioni è ampiamente sottoutilizzato.
  •  I volontari delle associazioni che operano all'interno delle strutture ospedaliere, inattivi forzatamente da un anno, dovrebbero riprendere il loro prezioso servizio qualora potessero essere vaccinati. I nostri volontari di Cittadinanzattiva - Tribunale per i Diritti del Malato potrebbero così essere autorizzati a riprendere la loro attività di tutela, indispensabile nell'attuale contesto pandemico.
  •  Riteniamo fondamentale una informazione corretta e univoca, che molto spesso gli stessi call center della Regione e delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere non sono stati, e non sono tuttora, in grado di dare circa la campagna vaccinale e anche riguardo ai servizi sanitari per i malati nonCovid, che sempre esistono, e stanno anch’essi pagando un altissimo prezzo dell’attuale situazione sanitaria

 Coordinatrice CittadinanzAttiva TdM Pisa
 Daniela Puccini

redazione.cascinanotizie