Clet ed i cartelli stradali rimossi

Cronaca
Cascina
Venerdì, 16 Luglio 2021

Ma allora, forse, si sarebbero potuti lasciare i cartelli stradali “imbrattati” da Clet… guardando i tanti altri cartelli stradali imbrattati, stinti, illeggibili, punti di raccolta di adesivi di ogni genere

Poco dopo la realizzazione furono rimossi perché erano diventati “non conformi al codice stradale” ed avrebbero potuto trarre in inganno gli automobilisti
Giorni addietro, nel presentare alcuni tesori nascosti nel centro di Cascina abbiamo ricordato il Progetto Art-On, un grande evento svoltosi a Cascina nei giorni 25-26 settembre 2015 dove 32 artisti internazionali hanno creato le loro opere per lasciarle poi alla cittadinanza. Molte di queste però sono in condizioni precarie, se non addirittura distrutte, oppure semplicemente tolte dalla circolazione.
Uno tra gli artisti più importanti di questa rassegna fu Clet, al secolo Clet Abraham, artista francese (ma Fiorentino di adozione), nato il Bretagna il 2 ottobre 1966, attivo in Italia dal 1990. Le opere di Clet rientrano nella così detta Sticker Art, un tipo di Street Art consistente nell'applicazione di adesivi, nel suo caso prevalentemente sui cartelli stradali. A Cascina, in questa manifestazione, Clet realizzò addirittura 30 opere, che furono però successivamente rimosse (e sostituite da nuovi cartelli stradali “puliti”) perché le “imbrattature” di Clet avevano reso i cartelli “non conformi al codice stradale”.


Dal punto di vista formale non abbiamo niente da eccepire perché “la legge è la legge”, ma talvolta si potrebbe usare anche un pizzico di buon senso, in questo caso per lasciare alla vista dei cittadini delle “vere e proprie opere d’arte” che ben poco avrebbero potuto trarre in inganno gli automobilisti, come è stato (da pochi, in verità) sostenuto.
Quando poi si vedono esempi, veramente vergognosi in questo caso, lasciati tranquillamente al loro posto…
 
O quand’anche si vedono “nuovi cartelli stradali”, tipo quello che indica una “tabaccheria” o quello che indica un semaforo “sempre verde”...
 

luca.barboni