CNA, chiuso il braccio di ferro su Peretola investire sul Galilei di Pisa
CNA, Oppedisano interviene sul tema investimenti sugli aeroporti toscani. “Accelerare sugli investimenti sul Galilei, la Toscana ne ha bisogno”. “Più certezze per chi investe, troppi ostacoli: questo fa male a tutti”
Il pronunciamento negativo del Consiglio di Stato sull'ampliamaneto di Peretola, è coccasione, pre il presidente di CNA Pisa, Francesco Oppedisano, per richiamare tutti ad una più attenta presa in considerazione del Galilei di Pisa, come scalo aeroportuale della Toscana.
Allo stesso tempo, il presidente dell'associazione di categoria, porge l'attenzione sulla burocrazia e sugli intoppi, che in Italia, ostacolano la messa a cantiere di tutte le opere pubbliche.
“La notizia di un ulteriore stop ai lavori di ampliamento dell’aeroporto di Peretola da parte del Consiglio di Stato, porge l’occasione di proporre alcune valutazioni e riflessioni da parte nostra – dice il presidente CNA Pisa Francesco Oppedisano - La sentenza del CdS produce il probabile effetto di rallentare o addirittura allontanare i programmi di investimento sull’aeroporto di Peretola.
Crediamo che oggi sia quindi opportuno concentrare l’attenzione su Pisa.
Occorre ricordare che tutto il sistema economico e civile della Toscana ha bisogno di infrastrutture che possano accogliere il crescente volume di viaggiatori sia per turismo che per lavoro. Un Galilei potenziato può dare una forte risposta ed è un valore aggiunto per tutta la Toscana, sarebbe sbagliato vederlo solo in ottica campanilistica.
Sul Galilei il Piano di sviluppo è pronto da tempo e ha già superato tutti gli ostacoli burocratici. Serve solo avviare la fase di affidamento dei lavori e cantierizzazione.
Le imprese che rappresentiamo sono pronte a fare la loro parte e si attendono che gli investimenti possano partire presto per cogliere ulteriori potenzialità di sviluppo.
Il ritardo nell’investimento su Peretola ci rimanda ancora una volta all’effetto di un intreccio troppo spesso perverso fra burocrazia, giustizia e norme non chiare (peraltro in questo caso in materia di una sacrosanta tutela ambientale e della salute pubblica). È sempre più necessario che il paese si scuota e muova con decisione verso la semplificazione e la chiarezza su tempi e su modalità per poter portare a termine un investimento.
Le imprese per poter investire, creare valore e posti di lavoro hanno bisogno di tempi certi, di norme chiare e poter procedere spedite. Ma in Italia ciò non è possibile ed è questo il principale fattore che penalizza l’appetibilità del nostro paese come attrattore di investimenti e ne impedisce la crescita. Troppi imprevisti, troppi ostacoli alla fine fanno male a tutti e di questo non si può gioire. Sono questi gli aspetti sui quali occorre trovare rapidamente soluzioni perché il paese sta arretrando da troppo tempo e le potenzialità in termini di creatività e innovazione e qualità che ha il nostro sistema produttivo, meritano di avere prospettive migliori”.