Collegio Docenti IIS Galilei Pacinotti di Pisa: "Rivogliamo tutte le ore per l'assistenza specialistica ai disabili gravi"
All'unanimità i docenti dell'istituto superiore di Pisa chiedono che le ore tagliate dalla Società della Salute per l'assistenza specialistica rivolta ai disabili vengano ripristinate
Un lungo comunicato stampa in cui ripercorrono le tappe dalla pianificazione fatta alla fine dello scorso anno scolastico, le incertezze che hanno incontrato nello stilare il calendario delle ore a settembre e la comunicazione che le ore stabilite non sarebbero state finanziate ma tagliate del 50%
Questo il comunicato integrale
Il Collegio dei docenti nella sua interezza pone l’attenzione sulla questione inerente l’esaurimento dei fondi destinati all’assistenza specialistica che avrebbe dovuto essere garantita ai ragazzi con disabilità grave.
Il Collegio docenti dell’IIS Galilei Pacinotti porta a conoscenza una preoccupante situazione in merito all’assistenza specialistica dell’Istituto.
Dopo oltre un mese dall’inizio dell’anno scolastico soffriamo una carenza di organico che mette in difficoltà studenti e studentesse che hanno una disabilità grave.
Ogni anno pianifichiamo e determiniamo i fabbisogni educativi e didattici con largo anticipo. Ad ogni fine anno scolastico attraverso i Glo, in cui si riuniscono tutte le figure che operano intorno allo studente con disabilità (genitori, docenti del cdc, assistenti specialistiche, npi, assistente sociale, psicologo,...), si definiscono le ore necessarie sia di sostegno che di assistenza specialistica per l’anno successivo. Il tutto viene formalizzato per iscritto nel Piano Educativo Individualizzato di ogni studente e firmato da tutte le componenti.
Segnaliamo che l’assistenza specialistica, in tandem con i docenti di sostegno, rappresenta una parte fondamentale del lavoro con i nostri studenti con disabilità grave, in quanto le assistenti specialistiche sono formate professionalmente per lavorare sulla socializzazione, sulla comunicazione e sull’autonomia degli studenti con disabilità grave. Sono questi tre aspetti che, come è facile capire, possono fare davvero la differenza nel percorso scolastico e nel progetto di vita di una persona.
Nell’incontro che facciamo annualmente a fine agosto con la Società della Salute, ci è stato comunicato che delle 97 ore settimanali che avevamo richiesto nei vari Glo a fine maggio, ce ne venivano garantite 95 per questo anno scolastico. Anche su questa base sono state formate le classi, assegnate le cattedre e le aule e organizzato il servizio, al fine di assicurare a tutti gli studenti e le studentesse con Bisogni Educativi Speciali il pieno diritto all’istruzione pubblica.
Il servizio di assistenza specialistica tuttavia è partito in ritardo rispetto all’inizio della scuola (una prima erogazione di ore a partire dal 21 settembre) e in maniera scaglionata (una seconda erogazione di ore a partire dal 1 ottobre). Delle 95 ore concordate e confermate dalla Società della Salute, l’erogazione di servizio si è fermata all’attivazione di 68 ore.
A quel punto abbiamo organizzato un servizio con orario provvisorio e parziale confidando, in base agli impegni presi, che la Società della Salute avrebbe sanato al più presto la situazione, completando il monte ore mancante a seguito di un monitoraggio che ci sarebbe stato a metà ottobre.
In data 16 ottobre invece, la Società della Salute ci ha comunicato che il monte ore da noi richiesto nella sede istituzionale dei Glo effettuati a fine anno scolastico scorso e garantito nella riunione di fine agosto, era stato inderogabilmente tagliato di ⅓ e sarebbe quindi rimasto fermo a 68 ore, senza ulteriori integrazioni. Questo a causa dell’esaurimento di fondi che la Provincia eroga alla Società della Salute per l’assistenza specialistica.
Tutto il personale docente e educativo della scuola, gli studenti con disabilità grave e le famiglie, sono stati tenuti in sospeso per un mese e mezzo, tra promesse e assenza di comunicazione, riunioni nelle quali si promettevano cose poi non mantenute, mentre la scuola è incominciata dal 16 settembre, con un orario completo e definitivo dal 21 settembre. Alla fine il lavoro organizzativo, necessariamente progettato e impostato da fine agosto a ora, si è rivelato inutile e inapplicabile alla luce delle reali disponibilità.
Oggi non siamo più in condizioni di lavorare serenamente. Abbiamo dovuto operare, a seguito della comunicazione avuta il 16 ottobre, una ridistribuzione delle risorse: in altre parole abbiamo tolto da un lato due o tre ore a ciascuno degli studenti che avevano tutta la copertura di assistenza, per costruire dall’altro lato una copertura idonea agli studenti che non ne avevano per niente o ne avevano pochissima. Per evitare che alcuni studenti con disabilità grave si trovassero senza alcun tipo di assistenza specialistica per tutto l’anno, abbiamo tolto forzosamente alcune ore di assistenza ad altri compagni con disabilità grave. Per evitare di dover far fare un orario scolastico ridotto ad alcuni studenti con disabilità grave (che non avrebbero potuto in nessun caso essere lasciati soli), abbiamo tagliato la copertura di assistenza ad altri compagni con disabilità grave.
Questa operazione, che comporterà quindi un danno parziale per tutti e per ciascuno, e che si è a questo punto resa necessaria, è ovviamente del tutto emergenziale e forzosa, ben lontana dall’essere la soluzione giusta e a norma di legge, che sarebbe invece erogare la totalità delle ore di assistenza specialistica garantite per ognuno dei nostri studenti con disabilità grave.
Sottolineiamo anche l’importanza per ogni studente con disabilità grave di avere un rapporto di continuità didattica ed educativa con le figure di riferimento, al fine di costruire una relazione costruttiva e un ambiente di apprendimento stabile. Segnaliamo che con le soluzioni di emergenza che abbiamo dovuto adottare, la continuità educativa non è stata sempre garantita, e alcuni studenti ne avranno poca.
Come scuola crediamo fortemente nei valori dell’inclusione scolastica e quotidianamente operiamo per far vivere a tutti e a tutte un ambiente stimolante e accogliente. Lo stesso ICF afferma che i fattori ambientali (gli atteggiamenti, l'ambiente fisico e sociale in cui le persone vivono e conducono la loro esistenza) sono di cruciale importanza, e possono incidere in larga parte sul funzionamento e sulla performance della persona, fungendo da barriere e da facilitatori. Ecco, chi come noi ha scelto questo lavoro anche per essere un facilitatore per i nostri studenti con disabilità, capisce che questa mancata attivazione di ore di assistenza specialistica comporta una gravissima lesione del diritto allo studio e costituisce una barriera ambientale all’inclusione.
Constatiamo:
● la totale assenza di comunicazione tempestiva e di trasparenza in assoluto da parte delle Istituzioni coinvolte,
● la lesione dei diritti degli studenti con disabilità grave, come stabiliti dalla legge, e delle loro famiglie
● la tempistica inopportuna per l’organizzazione del lavoro
● il mancato rispetto nei confronti dei lavoratori a tempo determinato delle cooperative, anch’essi tenuti in sospeso senza garanzie
● il mancato rispetto degli impegni presi in sedi formali
● la situazione analoga se non peggiore, anche in altri istituti superiori di Pisa, a cui sono state tolte ore di assistenza specialistica in percentuale ancora maggiore
Chiediamo:
alle istituzioni preposte (Provincia di Pisa, Comune di Pisa, Società della Salute, Regione Toscana, Ufficio Scolastico Provinciale, Ministero dell’Istruzione):
● di operare urgentemente per reperire le risorse necessarie a ripristinare il servizio completo che ci era stato garantito in questo anno scolastico, così come richiesto in sede di Glo finale e confermato a fine agosto.
● che le decisioni in merito ai diritti delle persone con disabilità siano prese e condivise nelle sedi stabilite dalla legge, collegialmente, con famiglie e scuola e non (al di sopra delle loro teste) in sedi istituzionali altre
● trasparenza nella comunicazione e organizzazione del lavoro congrua ai tempi scolastici
● di stanziare per i prossimi anni scolastici per l’assistenza specialistica dei finanziamenti congrui, che tengano conto dell’aumento progressivo degli studenti con disabilità grave che frequentano gli Istituti Superiori, affinché il disagio che si è verificato quest’anno non si verifichi più.
● di riconoscere l’insostituibilità e l’irrinunciabilità del lavoro dell'assistenza specialistica con i nostri studenti
● di nutrire e arricchire il dialogo tra tutte le parti in causa, per ripensare e riformulare in maniera costruttiva la rete ambientale, territoriale e interistituzionale che si dovrebbe costituire intorno a ciascuna persona con disabilità grave in virtù del suo progetto di vita.
Proponiamo:
Di organizzare e costituire un nuovo tavolo di lavoro (sul modello della riunione fatta il 25 settembre) con la presenza di tutte le parti in causa (Regione Toscana, Provincia, Comune, Società della Salute, Ufficio Scolastico Provinciale, Dirigenti e Fs Bes delle scuole coinvolte, Associazioni dei genitori), al fine di pensare e progettare insieme per il futuro le azioni finalizzate al miglioramento del servizio.
Il Collegio docenti dell’IIS Galilei Pacinotti di Pisa, approvato all'unanimità. Pisa, 21 ottobre 2024