Collinarea, a Lari il festival di musica teatro e danza dal 12 luglio al 3 agosto

Eventi e Tempo libero
Lari
Giovedì, 11 Luglio 2024

Musica, teatro, danza, esperienze immersive per le famiglie e un ricco programma di incontri con luminari del suono. Tra concerti all’imbrunire e atmosfere bohémien Lari si prepara alla ventiseiesima edizione di Collinarea, Festival del Suono

Il progetto artistico multidisciplinare, realizzato da Sartoria Caronte e diretto dal regista e suo fondatore Loris Seghizzi, e dal sound designer di fama internazionale Mirco Mencacci, torna sulle colline pisane con tre settimane di eventi, da venerdì 12 luglio a sabato 3 agosto: 27 gli spettacoli in calendario, tra i quali 4 produzioni, 1 coproduzione, 10 tra prime e anteprime nazionali. Inoltre, laboratori che spaziano dalla drammaturgia (con il regista e drammaturgo Francesco Niccolini) alla danza (con Chiara Visconti, Terapeuta Psico-corporeo), dalla sartoria (per il secondo anno consecutivo alle Manifatture Digitali di Prato, con il regista Loris Seghizzi e il costume designer Eros Carpita) alla voce (con Andrea Cramarossa, poeta, regista e attore).

Si parte venerdì 12 luglio, alle ore 10, con l’inaugurazione al Teatro comunale di Lari. Interverranno il Sindaco di Casciana Terme Lari Paolo Mori e l’Assessora alla cultura Alessandra Dal Canto. Per la Regione Toscana parteciperà all’evento l’Assessora Alessandra Nardini. Oltre al programma del Festival saranno presentati i progetti Sculture Sonore (sei sculture selezionate tramite un bando), Navicella Sonora e Atmos JukeBox powered by SAMworld Recording Studio.

La Sezione Suono (dal 12 al 14 luglio) prevede performance, concerti e incontri organizzati in collaborazione con varie università nazionali e internazionali, con la presenza di ricercatori e scienziati da tutto il mondo, per divulgare, sperimentare, sensibilizzare e divertirsi, sui temi del suono, del rumore e della vibrazione: Francesco Fidecaro, Alfredo Raglio, Patrizio Fausti, Jim Reekes, Massimiliano Zampini, Antonio Palermo, Maria Sciola, Alessandra Barbara Fioretti, John Stuart Reid, Gaetano Licitra, Arianna Astolfi tra i suoi nomi di rilievo scientifico e divulgativo da non perdere. Tra le attività gratuite, dal 12 al 14 luglio, la visita alla mostra delle sculture sonore, nel borgo di Lari, o l’esperienza immersiva nella Navicella Sonora. Dal 13 al 14 luglio con Atmos Jukebox si potrà provare un’altra esperienza sonora immersiva allo Studio SAM, Lari. In calendario per il 14 luglio l’evento Vedere il suono della Ludoteca Scientifica del Museo degli Strumenti di Fisica, con una mostra nella Chiesa della Compagnia di Lari. Durante la sezione Suono verrà inoltre consegnato il Sonic Award, un premio al miglior progetto sonoro per qualità, originalità, ricerca, innovazione, immersività, purezza, capacità di evocare il reale e infondere benessere.

La Sezione musica, teatro e danza (dal 15 al 27 luglio) è la “sezione multidisciplinare” e si snoda tra spettacoli, concerti e performance, e progetti dedicati al territorio e ai suoi abitanti, in una visione di inclusione e formazione attiva del pubblico (ad esempio laboratori e coro cittadino per Bohème - la povertà mi è lieta): in queste giornate saranno allestite produzioni e coproduzioni del Festival, suggestive performance al tramonto e la nuovissima occasione che si creerà con Io, Bohémien, dove gli artisti si racconteranno e presenteranno piccole pillole della loro vita e del loro lavoro sul far dell’imbrunire.

Per i concerti e le esperienze musicali saranno protagonisti: Le Scat Noir, Note Quartet in Nadir, Petra Magoni & Finaz in Equilibrismi, Sandro Paradisi in concerto per fisarmonica, Rachele Andrioli e Coro a Coro in Leuca, Eros Buteo in concerto, Musica & Muse in Ennio Morricone tra Mito e Magia, Ensemble Musica Officinalis in Amb Amor!, TUTTinMUSICA in concerto New Choir, Sartoria Caronte in Danza Meccanica Sospesa, per concludere con Cocomero!, il Dj-set dell’artista e performer Silvia Calderoni.

Per il teatro: Compagnia LAB U15 in Povero Piero, URA TEATRO in Parole Date, Sartoria Caronte/Musica Cultura in Rasi al suolo, Alice Giulia Di Tullio in T’amerei anche se fossi brutto per la regia di  Ileana Falcone, Alessandro Benvenuti in Pillole di me, Compagnia LAB SC in R&G - Romei e Giuliette, Teatro delle Bambole in Prima dell’ultimo giorno, L’Accademia dell’Incompiuto in Voces familiares, Marco Ripoldi in Il Fuoriclasse, Teatro de la Vuelta in Plush, Sartoria Caronte in Come bambino, Teatrovando in Bonifacio y Lucas.
Per la danza: Milán Újvári in Show, Laura Tóth e Anna Szillvási in Get out of hand, Kornelia Mangi in Gaia, Laura Tóth in Follia.
Per Io, Bohémien gli spettatori potranno incontrare tra musica, danza, teatro: Voci danzanti Art Company, Kirtan per un’esperienza di musica collettiva; il racconto dell’artista musicale Fabrizio Saccomanno (Ura Teatro); e Marco Ripoldi, protagonista del racconto di un possibile tramonto. 

Imperdibile la Sezione Connessioni (2 e 3 agosto), che si avvale dell’innovativa infrastruttura tecnologica Connessioni© al servizio del live, unica nel panorama internazionale dello spettacolo, che permette di produrre per la prima volta lo “spettacolo ubiquo”, una messa in scena che si svolge contemporaneamente in vari luoghi del borgo e che può essere usufruita nel suo complesso dagli spettatori in qualsiasi location questi si trovino, grazie a una specifica diffusione del video e del suono.

In programma il 2 e 3 agosto la prima nazionale dell’attesa opera ubiqua Bohème – la povertà mi è lieta, dedicata a Giacomo Puccini, nell’anno delle celebrazioni del centenario della morte del Maestro. Un nuovo capitolo della trilogia che nel 2022 e nel 2023 ha visto a Lari l’allestimento di Atroce Favola (Madama Butterfly) e Turandot – ombra della luce. 

Lo spettacolo ubiquo mette in dialogo sei diverse location di Lari (Teatro Comunale, Castello dei Vicari, piazze, chiese e studio di registrazione), creando un unico palcoscenico e un’unica performance diffusa nel borgo, grazie a Connessioni©, l’innovativa idea di Mirco Mencacci e Loris Seghizzi che crea un incontro tra linguaggi, tecnologia e forme d’arte. Le location dello spettacolo sono connesse grazie a un cablaggio in fibra ottica dedicato esclusivamente alla realizzazione di spettacoli dal vivo dislocati sui vari palcoscenici. Gli artisti si muovono da un luogo all’altro, tra proiezioni audio e video, ascoltandosi e vedendosi tra loro con latenze pari a zero.
La trasposizione contemporanea dell’opera Bohème si tiene nel luogo di residenza di Dolores, un’anziana attrice che ha rivestito da giovane, nel 1954, il ruolo di Mimì, personaggio da lei particolarmente amato. Dolores non può muoversi ma può ascoltare e vedere dalla sua abitazione. Per l’occasione, arriva la compagnia teatrale storica. L’opera riunisce dunque il gruppo di artisti e compagni che visse quell’epoca fortunata, fatta di sacrifici, viaggi, amori, incontri, tanto teatro, miseria e nobiltà, attraversando insieme buona parte del ‘900. Nella casa museo di Dolores, La Bohème spalanca la finestra sui ricordi degli anziani artisti, dei tempi in cui anche loro interpretarono l’opera di Puccini in prosa, insieme alle tante rivisitazioni di celebri autori, in mezzo alla messa in scena di una vita fatta di acrobazie. Per la piazza centrale di Lari una magica ambientazione natalizia, in cui sono travolti i bohémien.

CALL PER IL CORO DI BOHÈME – LA POVERTÀ MI È LIETA
È aperta a tutti gli interessati la call per la formazione del coro cittadino di Bohème - la povertà mi è lieta. Collinarea, Festival del Suono continua a coinvolgere la comunità nel percorso creativo diretto da Sartoria Caronte, capitanata da Loris Seghizzi, e Mirco Mencacci. La chiamata per la formazione del coro cittadino è ormai una tradizione nella programmazione del Festival del Suono.  
L’obiettivo è quello di costruire una drammaturgia in movimento per la piazza principale del borgo. Il coro agirà in coreografie, cantando e scandendo ritmi. Il lavoro sarà diretto da Manuela Lo Sicco, Sabino Civilleri e Loris Seghizzi; si svolgerà all’aperto a Lari dal 29 luglio al 3 agosto. Sarà garantita l’ospitalità a chi arriva da lontano. 
Al casting possono partecipare persone di qualsiasi età e provenienza, anche senza alcuna esperienza teatrale (per candidarsi scrivere a organizzazione@sartoriacaronte.it; info: tel. 320 1137908). Il progetto è sostenuto dall’area soci di Unicoop Firenze, sezione di Pontedera (info: https://www.collinarea.it/ensemble). 

IL FESTIVAL 
Collinarea, Festival del Suono, è organizzato da Sartoria Caronte, con la direzione artistica di Loris Seghizzi e Mirco Mencacci. La rassegna è sostenuta dal Ministero della Cultura, dalla Fondazione Pisa, da Confcommercio Provincia di Pisa, dal Comune di Casciana Terme Lari e Pontedera, con la compartecipazione di Camera di Commercio Toscana Nord Ovest - Terre di Pisa. Collaborano con il festival importanti realtà del panorama nazionale: Fabbrica Europa, Toscana Produzione Musica, Prima Onda Festival, Vidart, SAM Studio, Manifatture Digitali, Fondazione Festival Pucciniano, Wavents, Music Edu. Con il patrocinio di Rai Toscana e la media partnership di TGR.
Quest’anno Collinarea, Festival del Suono farà scalo, oltre che nello splendido borgo di Lari, nella suggestiva Torre Aquisana di Casciana Terme (PI) e nel bellissimo Parco fluviale di La Rotta, frazione del Comune di Pontedera (PI) che entra per la prima volta a far parte della nostra avventura. Il Festival nel 2022 è stato riconosciuto dal Ministero della Cultura quale Festival Multidisciplinare e rappresenta il principale appuntamento estivo organizzato da Sartoria Caronte. CFDS 2024 è legato al suono, alla musica e alle nuove tecnologie con uno sguardo al teatro e alla danza, nell’idea di multidisciplinarietà nella più ampia accezione del termine. In questa ottica, hanno grande rilevanza i laboratori e la parte formativa, anche quale veicolo di inclusione degli abitanti del territorio, attraverso percorsi dedicati ai luoghi e alla loro memoria.
Info e programma Festival: www.collinarea.it 
I biglietti per gli eventi a pagamento sono acquistabili online su www.collinarea.it e nel negozio InLari, in piazza Matteotti – Lari (tutti i giorni 10-13 / 16-20. Tel. 0587 687132).
I biglietti per Bohème – la povertà mi è lieta sono in vendita anche sulla piattaforma Ticket One.
Instagram: Collinarea Festival del Suono

Un plauso alla manifestazione arriva in occasione della presentazione dell’edizione 2024, dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che tiene a rilevare come “un festival come Collinarea che anima lo splendido borgo di Lari racchiude l’idea di Toscana diffusa che l’attuale amministrazione è impegnata a sviluppare e valorizzare”. “Il programma – conclude Giani – è molto interessante, a partire dall’idea di celebrare un maestro toscano innovatore come Puccini, reinterpretandolo nella chiave della contemporaneità e dell’avanguardia”.

Partecipando alla conferenza stampa, l’assessora regionale Alessandra Nardini ha rivolto i suoi complimenti “per il loro impegno” alle organizzatrici e agli organizzatori della manifestazione, in particolare ai direttori artistici Loris Seghizzi e Mirco Mencacci, e ha ricordato tutte le realtà che sostengono Collinarea Festival. “Il Festival, giunto quest'anno alla sua 26esima edizione è un appuntamento centrale della proposta culturale estiva non solo della Valdera ma di tutta la Toscana” ha commentato Nardini sottolineando: “E’ capace di offrire una proposta che mette insieme innovazione, avanguardia e socialità, educando all'ascolto in un mondo in costante mutamento anche a livello sonoro, grazie alle nuove tecnologie. Un Festival che si svolge nella splendida cornice di Lari, di Casciana Terme e, quest'anno, anche del parco fluviale di La Rotta a Pontedera, unendo così la Valdera. Collinarea è dunque anche un’occasione preziosissima per far conoscere e valorizzare i nostri territori. Come Regione Toscana siamo convinti che investire sulla cultura, in ogni sua forma, sia una scelta doverosa e siamo felici e orgogliosi che nel nostro territorio si siano sviluppate sinergie virtuose che hanno dato vita a questo Festival”.

“Questa ventiseiesima edizione ha in sé la narrazione del nostro lavoro – dichiara il direttore artistico del Festival Loris Seghizzi – un operare tra la scena e l'ospitalità, tra l'essere artisti ed essere organizzatori, aprendo la grande casa condivisa da chi abita questo luogo così da godere a pieno del nostro mestiere. Siamo stati tutti dei giovani Bohémien e per me questa è l'occasione per dare una nota autobiografica al Festival, coinvolgendo sul tema tanti artisti che ho incontrato nel mio viaggio, iniziato da bambino nella compagnia di giro dei mie genitori... e i giovani che stiamo formando, le persone, gli abitanti, il pubblico; parte attiva, integrante e imprescindibile dello spettacolo e della nostra idea intorno all'arte. Non a caso “Bohème – la povertà mi è lieta” è lo spettacolo che chiude il Collinarea Festival del Suono 2024, chiude il triennio dedicato a Puccini e chiude un ciclo per aprirne un altro, l'ennesima avventura che ci accompagnerà nel lungo viaggio che stiamo percorrendo”.

“Collinarea vi invita ad aprire il festival partecipando alla sezione suono. Tre giorni alla scoperta del mezzo che utilizziamo di più per comunicare, per “sentire”, per “essere”. Siamo costantemente immersi in un mondo sonoro che tutti usiamo, ma che spesso non conosciamo a fondo – dichiara Mirco Mencacci, direttore artistico della sezione suono di Collinarea. “Imparare a conoscerlo aiuta a vivere meglio e in modo più consapevole. È utile conoscere suono, rumore e vibrazione per migliorare la qualità della nostra vita, dell’apprendimento e delle relazioni. Prendendo coscienza della potenza del suono, capiamo anche che la tecnologia al nostro servizio oggi deve “fare silenzio” per il nostro futuro e che solo il bel suono aiuta a vivere meglio. Parleremo con chi vuole partecipare di onde gravitazionali, musica curativa, il suono dei motori Ferrari, suoni d’avviso, suono nella pubblicità, suoni fastidiosi e suoni curativi, l’effetto dei suoni positivi, rumori delle auto elettriche e dei droni e della buona acustica per apprendere. Potremo sperimentare sculture sonore, immergerci nei suoni tridimensionali della navicella e dello studio di registrazione, oltre a vedere come si forma e si propaga il suono. La sezione suono del festival è gratuita ed accessibile a tutti, vuole essere un momento di ascolto-incontro e condivisione tra gli esperti e il pubblico, il linguaggio volutamente sarà semplice ed informale. La sezione suono di Collinarea è un seme per creare una nuova cultura”.

“Collinarea è molto più di un festival, è un evento unico nel cuore della ‘Toscana da scoprire’, è un insieme di avvenimenti che trasforma un territorio. E’ un incontro di anime appassionate, di artisti talentuosi e di spettatori curiosi, tutti uniti dal desiderio di vivere e condividere momenti di pura bellezza. Lari offre una cornice suggestiva e senza tempo, dove storia e arte si fondono in un'esperienza speciale”, afferma il Sindaco di Casciana Terme Lari Paolo Mori. “Partecipare a Collinarea significa anche riscoprire e valorizzare il nostro territorio. Durante il festival è possibile apprezzare il patrimonio storico e naturale del borgo di Lari con balconi naturali che offrono cartoline mozzafiato, degustare i nostri prodotti tipici e vivere un’esperienza autentica della Toscana. È un’occasione per promuovere la nostra comunità e le eccellenze del nostro Comune. Ringrazio gli organizzatori dell’evento per l’impegno con cui portano avanti questa iniziativa che è un grande veicolo di marketing territoriale, aspetto su cui questa amministrazione – che sarà sempre al fianco di iniziative di qualità come questa - punta decisamente per attrarre visitatori. Collinarea è una delle espressioni più belle del nostro amore per la cultura e per il nostro territorio. Buon Collinarea a tutti”.

“Come amministrazione comunale – dichiara Alessandra Dal Canto, Assessore alla cultura del Comune di Casciana Terme Lari – siamo orgogliosi ed emozionati per l’imminente inizio della XXVI edizione di Collinarea, Festival del Suono. Ringraziamo, quindi, tutti coloro che, a vari livelli, hanno contribuito, nel tempo, al successo dell’evento che offre tre settimane di eventi, da venerdì 12 luglio a sabato 3 agosto, nell’anno delle celebrazioni pucciniane, nello splendido borgo di Lari, nella suggestiva Torre Aquisana di Casciana Terme il 21 luglio (PI) e al Parco fluviale di La Rotta, frazione del Comune di Pontedera (PI). Il Festival del Suono dà vita a connessioni, incontri, spettacoli, concerti, esperienze immersive e multidisciplinari , a laboratori  formativi che implementano il grado di inclusione degli abitanti e degli ospiti del nostro territorio (vedi la call al coro cittadino). E poi qui a  Collinarea il futuro è già presente con Connessioni©, l’innovativa  tecnologia che dà voce e volto allo “spettacolo ubiquo” con l’Opera “Bohème – la povertà mi è lieta” - rivisitazione dell’opera omonima, nonché prima nazionale nell’anno delle celebrazioni pucciniane. Vi aspettiamo dunque per la XXVI edizione di Collinarea 2024 nei nostri borghi, naturali palcoscenici di arte e spettacolo che guardano al futuro”. 

“Abbiamo offerto con grande disponibilità il nostro supporto all'organizzazione del Festival di Collinarea, quest'anno arricchito di contenuti sempre più vari ed inclusivi”, dice Luca Favilli, responsabile territoriale Confcommercio Provincia di Pisa. “Anche grazie a Confcommercio Pisa e alla compartecipazione della Camera di Commercio Toscana Nord Ovest - Terre di Pisa sarà possibile vivere anche in questa edizione un evento straordinario, capace di valorizzare alcuni dei luoghi più suggestivi della nostra provincia con una rassegna di spettacoli di primissimo livello. E' importante che iniziative come questa attraggano sempre più persone nei nostri territori, una concreta dimostrazione di come la cultura possa avere un impatto positivo sul tessuto commerciale e turistico del territorio, attraverso iniziative di animazione innovative e di grande qualità”.

"Non solo Lari e Casciana Terme, per la prima volta anche Pontedera è tra i Comuni che ospitano gli appuntamenti del Festival del Suono Collinarea”, dice Stefano Del Corso, presidente della Fondazione Pisa. “Una rassegna estiva di lunga tradizione sul territorio, con caratteristiche originali, che ha il sostegno della Fondazione Pisa dal 2017, e che riceve un contributo importante anche per l’edizione 2024, tra l’altro nell’ambito di una convenzione triennale per permettere una continuità nella programmazione. Il viaggio intorno al suono, che la rassegna propone declinandolo in molteplici modalità, dai concerti alle performance, ci auguriamo sia un piacevole intrattenimento nelle serate estive delle prossime settimane”.

---------------------------------------------------------------- 
Info e programma Festival: www.collinarea.it 
Instagram: Collinarea Festival del Suono
 

redazione.cascinanotizie