"Colorare il buio", bene confiscato alla mafia in Toscana che torna a nuovo splendore
Colorare il buio per illuminare la legalità, un progetto iniziato a Carleone nel 2010 che quest’anno, con il Patrocinio del Consiglio della Regione Toscana e dei Comuni di Cascina, Pontedera e Vicopisano, arriva in Toscana, “COLORANDO IL BUIO – Tuscany Edition 2025”, nel bene confiscato alla mafia per la prima volta nel 1983 grazie all'azione di Giovanni Falcone, la Tenuta di Suvignano (SI)
Questo il testo completo del comunicato stampa
In un tempo in cui l’indifferenza e l’abitudine rischiano di rendere invisibili le ingiustizie, è fondamentale valorizzare la bellezza e ricordare che ciò che un tempo apparteneva alla criminalità oggi è un bene di tutti. "Colorando il buio", progetto promosso dall'associazione Fior di Corleone, è un invito a trasformare il passato in opportunità, a non dimenticare, a far sentire la propria voce attraverso il linguaggio universale dell’arte. Colorando il buio è un progetto iniziato nel 2010 a Corleone (PA) dove sono stati realizzati 2 murales: una riproduzione de “Il Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo in una parete di 9x16 metri di un annesso agricolo di un vigneto e l’altro rappresentate il lavoro dei tanti volontari, “osservati” dai giudici Falcone, Borsellino e Caponnetto, che ogni anno andavano a lavorare nei terreni confiscati alla mafia con il progetto Liberarci dalle Spine.
La Tenuta di Suvignano, nel comune di Monteroni d’Arbia in provincia di Siena, oggi rappresenta un esempio concreto di riutilizzo sociale dei beni sottratti alla criminalità organizzata. Proprio in questo contesto carico di significato, si terrà una estemporanea di pittura, nei giorni 10 e 11/05/2025, realizzata in collaborazione con il circolo artistico I Cavalletti Pazzi di Pontedera (PI).
L’iniziativa vuole trasformare la memoria del passato in un’esplosione di colore, bellezza e partecipazione civile, dimostrando come l’arte possa essere uno strumento potente per raccontare la storia e sensibilizzare alla legalità. Le opere realizzate durante EstemporArt non resteranno confinate alla sola giornata dell’evento.
Verranno infatti esposte in una mostra itinerante che attraverserà i Comuni, primo fra tutti quello di Corleone, per poi essere spostata a Pontedera, Cascina, Vicopisano e Volterra e tanti altri, portando con sé il messaggio di rinascita e legalità. A rendere ancora più significativo il percorso espositivo, saranno la presenza e le testimonianze di Luisa Impastato, nipote di Peppino Impastato e attivista per la memoria antimafia, e Finaz, chitarrista e fondatore della Bandabardò, gruppo che ha sempre sostenuto la cultura dell’impegno sociale attraverso la musica. Vi aspettiamo per colorare insieme il buio e dare nuova luce alla legalità! A fine tutto realizzeremo un fotolibro che racchiude tutti i momenti dell’estemporanea per raccontare che tutto si può colorare, basta averne voglia…
Fabrizio Damiani