Coltano, una discarica a cielo aperto. Il Comitato: "Dobbiamo portarli in Comune?"
Attacco frontale alle politiche dell'amministrazione guidata dal sindaco Michele Conti. "Stracciati gli impegni sottoscritti nel 2018"
Ha scritto il Comitato per la difesa di Coltano.
Una discarica. Rifiuti di ogni genere ovunque. Come si è arrivati a questo disastro?
Correva l’anno 2018, ferveva la campagna elettorale, e il 22 maggio nella affollatissima sala del Palazzo Mediceo i candidati sindaci apprezzarono e sottoscrissero il progetto “Coltano, tesoro di Pisa”. Non c’era Bruno Vespa ad officiare, ma quell’assemblea se la ricordano in tanti, ne dà conto il sito della Proloco e il quotidiano Pisa Today.
Proprio la Proloco, allora presieduta da Antonio Dell’Omodarme, aveva organizzato un incontro con tutti i candidati sindaci, per presentare uno studio - dice il frontespizio - “redatto dalla Proloco e dagli abitanti”: “Proposta di sviluppo della Tenuta di Coltano. I prodotti, la storia e la natura a km zero”. In 5 capitoli chiarissimi e ben strutturati, si tratteggiava l’avvio di un forte rinnovamento del “borgo”, individuando le criticità ma proponendo delle soluzioni operative argomentate e mature.
Interessa particolarmente, oggi, il capitolo IV, Sicurezza. Dal momento che già 6 anni fa esisteva il problema della sicurezza e degli abbandoni di rifiuti, con zelo e accuratezza gli estensori stampavano una mappa degli accessi al paese e individuavano le postazioni precise dove installare le telecamere. Addirittura, fornivano in allegato un preventivo dei costi. Un lavoro egregio. Nel capitolo successivo, poi, con il “Progetto Camp” rivolto ai bambini, affrontavano concretamente e dettagliatamente la questione del campo rom, tenendo sempre conto della necessaria inclusione.
Quale candidato sindaco non avrebbe accolto con favore un elaborato così prezioso? E infatti i candidati sottoscrissero.
Il Sindaco Conti deve però averlo dimenticato, come ha dimenticato le promesse fatte nella successiva campagna elettorale, quando assicurava di acquistare la stazione Marconi, di avviare una soluzione e dei controlli per il campo Rom, e, soprattutto, di installare le telecamere per stroncare l’abbandono abusivo di rifiuti. Niente. A Coltano sei anni di niente.
Coltano è ormai una discarica a cielo aperto e c’è solo l’imbarazzo della scelta. Un materasso? In via Idrovora potete scegliere. Del legname? In fondo a destra! Tubi di gomma? Più avanti accanto al paraurti! Mobili? a volontà. Naturalmente ci sono anche cumuli di sacchi dal contenuto ignoto, forse pericoloso, di certo inquinante. E se poi qualcuno avesse voglia di risistemarla, ecco a voi…. una roulotte!
L’Assessora Giulia Gambini, contattata decine di volte, non ha mai risposto né dato un appuntamento alla Presidente del Comitato.
Spariscono gli amministratori ma i rifiuti restano.
“Vogliono davvero che glieli portiamo sotto il Comune?” dicono gli abitanti. Beh, i trattori a Coltano non mancano