Come si è giunti ai due milioni per il Monte Pisano?
Dall'emendamento in Commissione all'accordo in Aula di Montecitorio, ecco come sono arrivati i due milioni di euro per il Monte Pisano.
Dopo un lungo tira e molla, la tenacia di amministratori locali e la volontà di alcuni parlamentari arrivano finalmente i primi soldi per il Monte Pisano.
2 milioni di euro che andranno a risarcire le aziende agricole olivicole di Calci, Vicopisano e Buti, per la mancata raccolta a causa del devastante incendio.
Una buona notizia per tutto il Monte Pisano che viene dopo una serie di dinieghi da parte del Governo.
Un primo emendamento dell'On. Susanna Cenni del PD che chiedeva uno stanziamento di 5 milioni di euro era stato bocciato in sede di Commissione agricoltura. Emendamento che poi la stessa Cenni ripresenta in aula nel momento in cui si discute del decreto emergenze per il settore agricolo. Un emendamento a cui se ne aggiungono altri presentati dalla maggioranza dove la richiesta di stanziamento è di due milioni. Ed è su questa cifra che tutte le forze politiche, di maggioranza e di minoranza, trovano un accordo e si giunge così, finalmente, al primo (speriamo non unico) finanziamento di due milioni di euro.
Pubblichiamo la lettera di ringraziamento del Sindaco di Calci, massimiliano Ghimenti e il comunicato stampa dell'On. Susanna Cenni del PD. Non quelli di altri esponenti di altre forze politiche che non sono giunti in redazione ma che avremmo volentieri pubblicato.
La lettera di ringraziamento del Sindaco Massimiliano Ghimenti
Ringrazio pubblicamente l'onorevole Susanna Cenni (PD) per la tenacia ed il Presidente della Commissione Agricoltura On Gallinella (M5S), con cui sono sempre rimasto in contatto, per questo risultato. E RINGRAZIO IL GOVERNO.
Ma, allora, avevamo ragione noi (sul territorio non tutor la vedevano così..vedi foto).
Come dicevamo noi, Il Governo ed il Parlamento se vogliono possono aiutare il nostro territorio! Questo risultato è prezioso.
Sono quindi orgoglioso di aver tenuto alta l'attenzione per Calci e mantenuto forte la richiesta. Noi continuiamo a chiedere aiuto anche per le case distrutte, gli hobbisti e la ulteriore messa in sicurezza del territorio.
E, come avevamo promesso, siamo pronti a ringraziare ancora se avverrà!
PS per noi i Governi non sono "amici" per "colore politico", ma lo sono quando FANNO PER CALCI! Lo abbiamo dimostrato quando alcune forze dell'ordine centrosinistra erano al Governo e lo stesso vale adesso: sconti non se ne fanno a nessuno!
Il comunicato stampa dell'On. Susanna Cenni
Approvato emendamento che stanzia 2 milioni di euro per le imprese del pisano colpite dagli incendi del settembre 2018
Decreto Emergenze: Cenni: “Finalmente le nostre richieste per Calci trovano prima risposta per gli olivicoltori”
Nel corso dell’esame in Aula del decreto-legge sul rilancio dei settori agricoli in crisi è stato approvato l’emendamento, sottoscritto da tutte le forze politiche, che stanzia due milioni di euro a titolo di ristoro per la produzione perduta a favore degli olivicoltori colpiti dall’incendio del settembre 2018 nei comuni della Provincia di Pisa, Calci, Vicopisano e Buti. Nei giorni scorsi la commissione agricoltura non aveva approvato l’emendamento a firma di Susanna Cenni, che chiedeva uno stanziamento di 5 milioni. Emendamento che la Vicepresidente della commissione agricoltura della Camera ha puntualmente ripresentato in Aula. Al testo di Cenni si sono aggiunti gli emendamenti anche della maggioranza con richiesta di due milioni. Cifra su cui si è raggiunta una intesa di tutte le forze politiche.
“È stata una lunga battaglia – spiega Susanna Cenni, vicepresidente della commissione agricoltura della Camera- Iniziata con la missione della commissione agricoltura, poi proseguita con la risoluzione approvata all’unanimità in commissione. Finalmente, dopo gli interventi di Regione Toscana ed EELL, è arrivato un primo intervento finanziario anche dallo Stato che consentirà agli olivicoltori colpiti dagli incendi del settembre 2018 di avere un minimo di ristoro per la produzione perduta. “Non tutto è risolto – conclude Cenni- ma è un segnale dovuto a chi ha scelto di mantenere la sua attività in un territorio non semplice, garantendo un presidio ambientale fondamentale”.