Comincia ad essere un Pisa grandi numeri

Il pareggio di Frosinone aggiorna i record dei tre mesi in nerazzurro di Luca D'Angelo e di una squadra rinata

Dodicesimo risultato utile consecutivo, settimo posto in classifica, terza partita di fila senza subire reti, il tutto dopo aver incontrato nelle ultime giornate le migliori della classifica o, come il caso del Cagliari, le grandi favorite della vigilia.

Questi sono i numeri che meglio riassumono il momento del Pisa che sul campo della capolista Frosinone conquista un punto prezioso al termine di 90’ nei quali la squadra nerazzurra ha sofferto soltanto nella prima mezz’ora. Poi con il passare del tempo Marin e compagni sono via via cresciuti e la spavalderia dei ciociari è andata di pari passo calando fino ad indurli, nell’ultimo quarto d’ora di gioco, ad accontentarsi del pareggio, come massimo risultato ottenibile. Mai nessuno, in questa stagione, aveva tenuto a secco l’attacco del Frosinone, ma una difesa con Barba-Hermannsson al centro, Calabresi ringhiante a destra e Beruatto, non perfetto in fase offensiva, ma impeccabile dietro a sinistra, tutto può e così ne è uscito un pari senza reti. A cercare il pelo nell’uovo si può obiettare che il Pisa non è mai stato pericoloso, fatto salvo un calcio d’angolo che Morutan stava per infilare direttamente in rete, ma su questo, dopo la terza partita in otto giorni, due delle quali fuori casa, si può tranquillamente soprassedere.

Quello che è certo è che se il Pisa non avesse perso tempo nelle prime sei giornate quella dello Stirpe sarebbe stata una sfida fra le prime due della classifica, ma per arrivare li c’è tutto un girone più due partite, una della quali, la prossima, contro il Brescia all’Arena. Una sfida non facile, ma che potrebbe lanciare in via definitiva i nerazzurri e proclamarli “contender” per la promozione, addirittura diretta.

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