Comune di Pisa, nuove pietre d'inciampo per non dimenticare
Nuove Pietre d’Inciampo a Pisa: voto unanime del Consiglio Comunale
“La memoria della Shoah è valore condiviso e unificante che, in quanto componenti delle istituzioni, ci impegniamo a coltivare e diffondere con atti concreti come questo: ho proposto al Consiglio Comunale di Pisa l’installazione di nuove pietre d’inciampo, tra cui una per Cesare Salvestroni, deportato a Mauthausen nel 1944 e morto nel 1945, e l’individuazione di altre persone da ricordare. Così coltiveremo il ricordo dei nostri concittadini deportati e uccisi”. Lo dichiara Raffaella Bonsangue, Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale e responsabile nazionale dipartimento cooperazione di Forza Italia, a margine della mozione approvata all’unanimità.
“Si tratta di un memoriale diffuso e decentrato – spiega ancora Bonsangue -: ne sono state istallate 100 mila, in 22 paesi europei. A Pisa, città che da sempre coltiva la memoria, ce ne sono già 4, in Piazza San Paolo d’Orto”. Le “Pietre d’inciampo” sono un progetto, nato nel 1992, dall’idea dell’artista tedesco Gunter Demnig, che consiste nell’installare davanti l’abitazione in cui ebbe l’ultima residenza un deportato nei campi di sterminio nazisti, per ricordarne il nome, l’anno di nascita, il giorno e il luogo di deportazione e la data della morte, un sanpietrino, piccolo blocco quadrato di pietra, delle dimensioni di 10 cm × 10 cm, ricoperto di ottone lucente. “Obiettivo della “Pietra d’Inciampo”, un inciampo emotivo e mentale, non fisico, è – spiega Bonsangue – mantenere viva la memoria delle vittime dell’ideologia nazista nel luogo simbolo della vita quotidiana – la loro casa – invitando, allo stesso tempo, chi passa a riflettere su quanto accaduto in quel luogo e in quella data, per non dimenticare”.