Concorso della Provincia sotto accusa. L'opposizione: "Uno scandalo". Angori: "Fiducia e solidarietà ai nostri tecnici"
Sospetti sulla procedura per la nomina di un Funzionario di Vigilanza
Botta e risposta, in Provincia di Pisa, per il concorso pubblico che negli scorsi mesi era stato bandito per la nomina di un "Funzionario di Vigilanza".
Ad attaccare la Provincia di Pisa, le opposizioni, con la lista Comunità e Territori, sul piede di guerra, certa dell'irregolarità dell'intera procedura. Nel merito, la lista di opposizione ha anche annunciato la presentazione di una mozione specifica, spinta, dicono da Comunità e Territori, anche da un esposto presso la Procura di Pisa.
Con una nota, il presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori, non si scompone e nel rinnovare la piena fiducia ai funzionari degli uffici tecnici responsabili del Concorso, fa sentire loro anche la propria vicinanza ed il proprio sostegno.
Qua di seguito il comunicato di Comunità e Territori e la nota a firma del presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori.
Ha scritto Comunità e Territori.
SCANDALO ALLA PROVINCIA DI PISA CONCORSO PUBBLICO NELLA POLIZIA PROVINCIALE SOTTO ACCUSA, ESPLODONO LE POLEMICHE
La Provincia di Pisa è travolta da un vero e proprio tsunami politico e amministrativo. Il concorso pubblico per la nomina di "Funzionario di Vigilanza", approvato con Determinazione n. 1292 del 23 Settembre 2024 e conclusosi il 30 Dicembre 2024, è al centro di una controversia che sta sollevando un polverone di accuse e sospetti. La Consigliera Provinciale Alessandra Orlanza della lista “Comunità e Territori” ha fatto scattare l'allarme, denunciando presunte violazioni dei regolamenti interni e avanzando una mozione sottoscritta anche dai Consiglieri Provinciali, Matteo Bagnoli, Ilaria Boggi e Francesca Vitarelli dello stesso gruppo, per chiedere l’annullamento delle determinazioni dirigenziali che hanno avviato e portato a termine il concorso.
Le ombre su questo episodio si sono ulteriormente ampliate con la notizia di un Esposto depositato presso la Procura di Pisa dal Dipendente dell’Amministrazione Provinciale, nonché Membro del Direttivo Nazionale del Sindacato Italiano Lavoratori Polizia Locale (S.I.L.Po.L.). Nonostante la segnalazione via mail giunta il 31 gennaio 2025, all'interno della Provincia non sembrano esserci tracce di comunicazioni ufficiali, e l’ufficio di Protocollo smentisce di aver ricevuto alcuna PEC. Questo silenzio istituzionale ha alimentato dubbi e sospetti su una possibile copertura delle irregolarità.
Secondo Orlanza, l'intera procedura concorsuale è affetta da gravi anomalie, con particolare riferimento al mancato rispetto dell’articolo 59 del Regolamento di Organizzazione della Provincia di Pisa, che richiede l'attivazione preventiva delle procedure di mobilità volontaria esterna. Nonostante le deroghe previste dalla legislazione nazionale, la Consigliera sottolinea l’obbligo di rispettare le normative locali, affermando: “Se il Consiglio Provinciale ha deciso di mantenere tale previsione, essa deve essere onorata dai Dirigenti e dai Dipendenti”.
In aggiunta, l'istanza di creare un terzo Funzionario di Vigilanza contrasta apertamente con il Regolamento del Servizio di Vigilanza Provinciale, datato 1989, che prevede solo due figure apicali. Vitarelli giudica questa manovra come un'evidente violazione delle norme interne.
La situazione si complica ulteriormente con l'Esposto in Procura, che ipotizza possibili irregolarità di natura penale. “È imperativo che il Consiglio Provinciale ripristini la legalità e garantisca la gestione corretta delle risorse pubbliche,” ha dichiarato Bagnoli, sottolineando l’urgenza di un intervento decisivo per salvaguardare l’immagine dell’ente e la fiducia dei cittadini.
In risposta a tale scenario esplosivo, Orlanza unitamente a Bagnoli, Vitarelli e Boggi hanno presentato una mozione che richiede non solo l'annullamento in autotutela delle determinazioni del concorso, ma anche l’azzeramento del contratto di lavoro con il vincitore. Viene chiesta inoltre una relazione dettagliata dagli uffici competenti riguardo le irregolarità emerse e un’indagine interna per verificare l'Esposto. “La trasparenza e la legalità dell’Amministrazione Provinciale devono essere restaurate,” ha concluso Boggi, evidenziando l’importanza di ripristinare l’ordine e il rispetto dei regolamenti.
La Consigliera Orlanza ha lanciato un appello ai colleghi del Consiglio Provinciale affinché affrontino la questione con serietà e responsabilità, richiamando l’attenzione sull'interesse della comunità. La prossima seduta del Consiglio si preannuncia cruciale per il futuro del concorso e per chiarire eventuali responsabilità. Nel frattempo, la Procura di Pisa potrebbe avviare indagini, promettendo sviluppi di grande rilevanza in una vicenda che ha già scosso le fondamenta dell’amministrazione provinciale.
Ha scritto La Provincia di Pisa.
“Esprimo la mia piena fiducia nell’operato della struttura tecnica provinciale e delle figure dirigenziali della Provincia di Pisa. E anche solidarietà verso queste che sono accuse personali a tutti gli effetti”, afferma il Presidente Massimiliano Angori.
“Per quanto concerne l’istituto della mobilità volontaria da esperire in maniera propedeutica rispetto alla procedura concorsuale, ricordo che fino allo scorso anno, in cui è stata bandita la suddetta procedura concorsuale, la mobilità era appunto una strada facoltativa da percorrere e non obbligatoria. Peraltro, nel 2023 la Provincia aveva fatto ricorso alla mobilità volontaria per i seguenti casi.
- 1 posto di Funzionario vigilanza – Avviso approvato con determinazione n. 915 del 27/06/2023. In risposta all’Avviso sono pervenute solo 2 domande di partecipazione. 1 candidato non è stato ammesso in quanto non in possesso dei requisiti prescritti per l’ammissione.
- 1 posto di Agente – Avviso approvato con determinazione n. 1738 del 07/12/2023. In risposta all’Avviso sono pervenute solo n. 3 domande di partecipazione. 1 candidato non è stato ammesso in quanto non in possesso dei requisiti prescritti per l’ammissione. Dei 2 candidati ammessi, solo uno si è presentato al colloquio e, pur risultando idoneo, al momento della formalizzazione dell’assunzione ha dichiarato di rinunciare all’immissione nei ruoli della Provincia.
In entrambi i casi la mobilità volontaria ha dunque rappresentato un aggravio consistente nell’allungamento della tempistica per addivenire all’assunzione a causa dell’effettuazione di più procedure (procedura di mobilità e procedura concorsuale), dall’esito sempre incerto se non negativo. Ciò ha indotto l’amministrazione ad avvalersi della deroga prevista dalla L. 56/2019, che deroga all’espletamento della mobilità volontaria.
Per quanto riguarda la motivazione della scelta, a ben vedere, è già scritta nella norma: “Al fine di ridurre i tempi di accesso al pubblico impiego”, aggiunge Angori.
In merito al presunto contrasto con il Regolamento per il Servizio di Vigilanza Provinciale approvato con Delibera n. 564 del 8/7/1989 del Consiglio Provinciale si sottolinea che lo stesso, proprio perché approvato nel 1989 (cioè ben oltre 30 anni fa), non risulta, nei fatti, più adeguato alle modifiche con riferimento a quelle che oggi sono le funzioni assegnate alla Provincia a seguito del trasferimento operato dalla L. 56/2014 rispetto a quelle del 1989. Di fatti, nel corso degli anni, i Comandanti che si sono succeduti hanno provveduto con propria determinazione a definire nello specifico l’organizzazione interna del corpo in relazione alle attività attribuite dalla normativa nazionale e regionale. E ciò in coerenza col fatto che si tratta di competenze strettamente gestionali e dunque dei dirigenti, in base a principi di autonomia e trasparenza, da cui la politica a mio avviso non dovrebbe esprimersi, confidando nella bontà delle competenze dei tecnici, acquisite sul campo e con anni e anni di esperienza nelle materie. Ad ogni modo ricordo ai Consiglieri Provinciali di opposizione che più volte la stessa struttura tecnica provinciale ha più volto risposto con dettagliate relazioni alle interpellanze a risposta scritta. Segno evidente che la Provincia di Pisa opera in piena trasparenza e collaborazione istituzionale, nel rispetto delle normative vigenti. Ad ogni modo siamo disposti a chiarire tali modalità procedurali del nostro ente in qualsiasi sede”, conclude Angori.