Condannato per minacce all’ex sindaca di Calcinaia: un anno e due mesi a Massimo Maccari

Cronaca
PISA e Provincia
Giovedì, 27 Febbraio 2025

Telefonate moleste e una mail intimidatoria a Lucia Ciampi nel 2019. Pena non sospesa per i precedenti penali, dovrà anche risarcire la vittima

Massimo Maccari, 49 anni, residente a Massa Marittima, in provincia di Grosseto, è stato condannato per le telefonate moleste ed alcune mail inviate nel 2019 a Lucia Ciampi (nella foto), ex sindaca di Calcinaia e deputata del Partito Democratico.

Maccari, giudicato presso il Tribunale di Pisa, dovrà scontare 1 anno e 2 mesi (pena non sospesa in considerazione dei precedenti penali ndr) e secondo la sentenza della giudice Beatrice Giovannetti, dovrà anche pagare alla ex deputata Pd un risarcimento di 1.000 euro e rimborsare le spese legali sostenute per il processo.

Lucia Ciampi, difesa dall’avvocata Lucia Tognoli, nel 2019 era diventata insieme ad altri politici d’area progressista (tra questi l’attuale assessora regionale Alessandra Nardini e il sindaco di Calcinaia Cristiano Alderigi), bersaglio privilegiato dello stalker di origine senese, grande sostenitore (o almeno così si professava ndr) dell’allora sindaca di Cascina Susanna Ceccardi.

Massimo Maccari è stato condannato per l’articolo 338 del codice penale, “Violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario”, poiché aveva agito in modo tale, spiega la legale di Lucia Ciampi, da turbarne l’attività.

La sua azione era stata portata avanti nel luglio del 2019 con telefonate notturne ripetute all’ex deputata e a Cristiano Alderigi, a cui si era presentato come tecnico Enel in cerca dell’indirizzo di casa e del numero telefonico dei figli della donna. Incontro di persona, mai avvenuto.

Ancora più grave, la mail inviata a Lucia Ciampi, in cui Massimo Maccari scriveva: “Vorrei ricordarle che con questi post fuorvianti e falsi scritti contro Susanna Ceccardi, inizia a farmi innervosire. Quindi le consiglio solo di smetterla, altrimenti chissà, magari un giorno scoprirà che questo atteggiamento diffamante, lei, cara onorevole Ciampi, non è nella condizione di poterselo permettere. Per caso occorre la dimostrazione?”.

Massimo Maccari, durante il processo, è stato difeso da un difensore d’ufficio e non si è mai presentato in Tribunale, e avrà 15 giorni dalla sentenza, per presentare appello ed andare in secondo grado di giudizio.

L’avvocata Lucia Tognoli, che ha uno studio in Viale Comaschi a Cascina insieme all’avvocato Lorenzo Ragaglia, al termine del processo iniziato il 13 gennaio 2022, appare soddisfatta: “In qualità di difensore della parte civile – ha detto – mi sento soddisfatta della sentenza emessa”.

 


Nelle scorse ore ha scritto l'assessora regionale Alessandra Nardini.

Nel 2019 una persona che si qualificava con il nome di Massimo Maccari ha telefonato più volte a casa dei miei genitori con lo scopo minaccioso di intimarmi di fermarmi dal criticare pubblicamente Susanna Ceccardi. Massimo Maccari è anche il nome utilizzato dall'uomo che, qualche tempo prima, aveva perseguitato per la stessa ragione Cristina Bibolotti.

Quando accadde, ormai più di 5 anni fa, decisi di segnalare gli episodi alle forze dell'ordine e di procedere alla denuncia formale. Negli stessi giorni
appresi che anche all'allora deputata Lucia Ciampi aveva subito le stesse minacce, nel suo caso sfociate anche in atti vandalici.

Non penso sia un caso che i bersagli preferiti di quest'uomo siano state tre donne.
Ricordo bene quei giorni, ricordo la preoccupazione quando scoprii anche che ero stata seguita ad una iniziativa e che questa persona si era appostata, di notte, nel paese dove vivevo e vivo.
Per questo ci tengo a ringraziare anche pubblicamente le forze dell'ordine che, in maniera sempre discreta, vigilarono in quel periodo.

Al di là degli scontri politici, che possono anche essere legittimamente aspri, nessuno può tollerare che si venga minacciate in quanto donne che esprimono un'opinione critica. Per questo sono soddisfatta - felice non riesco proprio a scriverlo - per questa condanna.

 

Ha scritto il sindaco di Cascina Michelangelo Betti.

Sono lieto che questa vicenda sia arrivata a conclusione. Non posso che rinnovare la mia vicinanza a Lucia Ciampi e Alessandra Nardini, che hanno attraversato momenti difficili per le minacce ricevute. È servito il tribunale per mettere un punto finale a questa brutta storia.

 

carlo.palotti