ConfCommercio: «prioritario sostenere il lavoro degli imprenditori in regola»
Protocollo per la difesa di Pisa, sbagliato fare di tutta un'erba un fascio: repressione e prevenzione le parole chiave per combattere la malamovida
«Abbiamo sottoscritto il "Protocollo per la difesa di Pisa" nella convinzione che si debba fare il massimo sul tema della sicurezza e del contrasto inflessibile ai fenomeni dello spaccio di droga, dell'abusivismo degli alcolici e dell'illegalità diffusa e consentire così agli imprenditori in regola di poter lavorare in un contesto di maggior sicurezza e decoro». A parlare è il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli: «Repressione e prevenzione sono le due parole chiave di questo Patto sulla sicurezza. Il comune di Pisa si é assunto una serie di impegni che riteniamo significativi e importanti: dall''intensificazione delle azioni con le forze dell'ordine tese alla repressione dei fenomeni di criminalità e degrado urbano, all'installazione di nuove telecamere di ultima generazione, dal rafforzamento degli organici della polizia municipale alla richiesta dell'istituzione di un tavolo di coordinamento alla presenza mensile con le forze dell'ordine e le associazioni dei commercianti. Sono ben dodici gli impegni sottoscritti dall'amministrazione comunale, tra cui il servizio anti-movida con il supporto di operatori sociali, l'organizzazione di eventi culturali tesi a favorire una riappropriazione decorosa e civile degli spazi urbani, l'individuazione di formule premiali per chi collabora fattivamente al progetto. La volontà politica di migliorare la situazione è fuori discussione, adesso si tratta di mettere in pratica queste azioni».
«Come associazione di categoria, prosegue Pieragnoli, abbiamo il compito di rappresentare una fondamentale cinghia di trasmissione con gli imprenditori della città e porteremo la loro voce nei luoghi dove si prendono le decisioni” - prosegue il direttore di Confcommercio: “Ci impegniamo a supportare campagne di comunicazione finalizzate al contrasto dell'illegalità, a sostenere azioni di sensibilizzazione in tema di consumo di alcool, a collaborare alla realizzazione di eventi nei luoghi più esposti della malamovida».
«E' sbagliato fare di tutta un'erba un fascio, conclude infine il direttore di ConfCommercio: i molti imprenditori che lavorano con responsabilità e nel rispetto delle regole hanno tutto l'interesse a lavorare in una città sicura, decorosa e accogliente, e questi vanno tutelati, sostenuti e agevolati. Chi sgarra, al contrario, è giusto che paghi».