ConfCommercio all'attacco di Silvia Silvestri sulla questione delle bancarelle
«Silvia Silvestri, cosa aspetti a far firmare la petizione anti-bancarelle a Giorgia Meloni?», ConfCommercio attacca l'esponente di Fratelli d'Italia
Non si placano le polemiche sul ritorno delle bancarelle in Piazza del Duomo, ed in particolare non si placa la diatriba fra ConfCommercio Pisa e Silvia Silvestri, esponente di Fratelli d’Italia e uno dei primi firmatari contro il ritorno degli ambulanti in piazza accanto al muro del museo delle sinopie. «Nella sua accanita e livorosa battaglia personalistica contro la presenza delle bancarelle in piazza Duomo, la promotrice della petizione Silvia Silvestri, attualmente dirigente nazionale di Fratelli d'Italia, smentisce clamorosamente non solo la posizione sempre espressa dai leader locali del movimento, ma addirittura quanto ebbe a sostenere la presidente del partito Giorgia Meloni nemmeno un anno fa». A parlare è Franco Palermo, presidente provinciale della Fiva ConfcommercioPisa, che prosegue: «Giorgia Meloni si vergognava della situazione delle bancarelle, ma all'opposto della Silvestri, si vergognava di una Italia che permette che onesti cittadini, che pagano regolarmente le tasse, siano esiliati da 5 anni dalle loro storiche posizioni, mentre decine di immigrati clandestini vendono merce contraffatta».
«Ora, attacca ancora Palermo, mentre Meloni sosteneva che la Torre di Pisa sarà l'unica cosa che rimarrà storta quando andremo al Governo. Tutto il resto lo raddrizzeremo, la dirgente di F.lli d'Italia Silvia Silvestri non solo non mostra nessuna intenzione di voler raddrizzare alcunché, e debbo dire che nei suoi anni di politica non ci ricordiamo una sola proposta che andasse in questa direzione, ma addirittura, rilanciando la scellerata idea di trasferire le bancarelle in via Pietrasantina, vuole riportare indietro l'orologio della storia ai tempi di Filippeschi e Forte».
«Liberissima di farlo e di preferire le scelte di Filippeschi e della sua Giunta rispetto alla posizione chiara della sua presidente Giorgia Meloni, prosegue Palermo, ma allo stesso tempo, con la coerenza che ci dovremmo attendere da un dirigente politico, in cui le parole non sono acqua fresca ma assunzione precisa di responsabilità, ci domandiamo se Silvestri abbia sottoposto il suo manifesto/petizione alla presidente Meloni e se la stessa abbia manifestato una qualche intenzione di sottoscriverlo. Ci piacerebbe tanto saperlo, è la conclusione di Franco Palermo, così da capire se è Giorgia Meloni, che stimiamo come donna e come politico, a smentire se stessa, oppure, viceversa è Silvia Silvestri a diffamare la dignità di questi onesti operatori, tradendo premesse, spirito e posizioni del partito che dovrebbe, a suo modo, rappresentare».