Confcommercio di Lugnano "i lavori sul ponte vanno a rilento, a quando la riapertura definitiva?"
A parlare con evidente preoccupazione del ponte di Lugnano è Luigi Cecchi, presidente dei commercianti di Confcommercio di Lugnano: “A un mese di distanza dalla riapertura a senso unico alternato, i lavori sono rimasti fermi o quasi, come se tutto fosse congelato e il problema definitivamente risolto.
Monitorando i lavori sul ponte ci siamo accorti che il numero di operai è minimo e l'intensità stessa dei lavori ci sembra drasticamente ridotta. Le scuole sono riaperte e con l'arrivo dell'autunno il traffico è destinato inevitabilmente ad aumentare e con esso le lunghe code. Purtroppo, la Provincia di Pisa non ha mai voluto condividere il crono-programma dei lavori, per cui non siamo assolutamente in grado di dire se lo svolgimento degli stessi si stia svolgendo rispettando i tempi giusti oppure no. Su questo aspetto, una comunicazione della provincia sarebbe stata più che opportuna, doverosa. E questa mancanza di informazioni è per noi una ulteriore fonte di preoccupazione. Tra l'altro, oggi come oggi il ponte non può essere attraversato in alcun modo a piedi o in bicicletta, rappresentando una ulteriore limitazione”.
“Grazie ad una intensa e costante mobilitazione e capillare opera di sensibilizzazione, siamo riusciti ad ottenere il risultato di una riapertura anticipata” – conclude Cecchi - “evidentemente dovremo tornare a a fare la necessaria pressione affinché il ponte di Lugnano torni finalmente e quanto prima alla sua piena funzionalità”.
Fa un appello alla provincia il responsabile territoriale di Confcommercio Provincia di Pisa Luca Favilli: “Evidentemente, la provincia di Pisa considera chiusa la vicenda del ponte di Lugnano: ma la realtà non è così, perché commercianti e imprenditori hanno la necessità che il ponte sia riaperto prima possibile. L'opera non può essere lasciata a metà, ma occorre che sia conclusa. Si sta facendo tutto il possibile per completare velocemente l'opera, oppure no? E quali sono i tempi previsti? Queste legittime domande meritano una risposta che fino ad oggi nessuno di noi ha avuto”.